L'opera affronta le problematiche giuridiche della responsabilità del datore per infortuni e malattie da lavoro sin dalle origini, sottolineando - nella prima parte - la nuova dimensione assunta dalla nozione di «rischio professionale» con l'avvento della Costituzione, e il progressivo adattamento del sistema assicurativo - introdotto nel 1898 - ai principi solidaristici.

Alla sostanziale scomparsa dell'esonero da responsabilità, da mettere in relazione con l'accoglimento di un'identica nozione di colpa in diritto civile e penale, è dedicata un'ampia disamina, anche alla luce delle sentenze della Corte costituzionale, che hanno incrinato il principio di preminenza della giurisdizione penale, e del nuovo codice di procedura penale. Vengono quindi in evidenza da una parte il contenuto dell'obbligazione di sicurezza, nei suoi molteplici aspetti, dall'altro i principi che regolano la concreta attribuzione della responsabilità ai suoi destinatari.

Nella parte che riguarda le azioni esperibili nei confronti del datore di lavoro, vengono approfondite le tematiche legate alla natura tipicamente sanzionatoria del regresso, e all'interazione tra garanzia assicurativa e risarcimento del danno.

Vincenzo Marino esercita la professione forense. Ha pubblicato sulle riviste specializzate saggi e note in materia di rapporto di lavoro e previdenza, partecipando con l'Università di Genova ad una ricerca Cnr di diritto comparato sui poteri dell'imprenditore e i diritti di informazione nella gestione dell'impresa.