Il libro propone uno studio sul teatro di ricerca, un oggetto parimenti complesso e ambizioso. La varietà delle esperienze, la lontananza, supposta o reale, dal grande pubblico, una certa patina di snobismo, anch'essa supposta o reale, legata ad un'idea di arte per pochi rendono l'indagine sul teatro di ricerca rischiosa, "faticosa". Il testo al contrario intende dimostrare come il teatro di ricerca abbia un rapporto osmotico, una costante inter-azione continua, con la società odierna, così che la selezione e la trasmissione di idee innovative alimentano tanto i processi di produzione della conoscenza quanto lo stesso sviluppo del sistema economico-sociale.
Il libro si apre provocatoriamente con tre saggi molto diversi, così come sono diverse le prospettive sul significato di "ricerca" e "innovazione". Alla secolare concezione teatrale si lega l'aspetto più innovativo in campo semantico, proponendo un'interpretazione del linguaggio sotto angoli visuali, diversi ma unitari: la percezione e il sistema cognitivo in rapporto al teatro attraverso l'ausilio dei neuroni specchio; un'indagine tendenziosa ricca di contaminazione interpretative (poesia, romanzo, filosofia, arti figurative, musica, cinema); una serie di innovatività multidimensionali nel sistema produttivo ed economico del teatro. La contaminazione è il nucleo del lavoro come si evince sia nell'analisi teorica che in quella empirica (con esempi "classici" e storici, ovvero europei, originali, di sperimentazione dal basso). Attraverso un tema comune si percorrono approcci diversi che reciprocamente si contaminano costituendo canoni interpretativi fra loro legati e in qualche misura unitari. Le storie raccontate spaziano per ambito geografico e di azione e per prospettiva di analisi, ma l'obbiettivo non è quello del confronto internazionale né quello di un racconto di una storia unitaria, bensì quello di rappresentare nella sua complessità i processi innovativi che hanno caratterizzato l'evoluzione del teatro di ricerca.
Il libro è un utile strumento didattico per gli studenti dei corsi universitari che interessati alla ricerca teatrale, ma torna utile anche agli operatori, agli studiosi del settore, ai fruitori degli spettacoli di sperimentazione.

Monica Calcagno è professore associato di Economia e gestione delle Imprese presso il Dipartimento di Management dell'Università Ca' Foscari di Venezia, dove è anche coordinatore del m.a.c.lab - Laboratorio di Management delle Arti e della Cultura. La sua attività di ricerca ha approfondito i temi dell'innovazione nelle industrie creative e culturali, della gestione di produzioni aperte e partecipate, dei distretti culturali e delle città creative.
Alfonso Malaguti è presidente dell'AGIS delle Tre Venezie, consulente artistico per la lirica del Centro Servizi Culturale Santa Chiara di Trento, Vicepresidente dell'Orchestra Regionale Filarmonia Veneta di cui è stato anche presidente dal 1999 al 2000. Con Cecilia Balestra ha pubblicato Organizzare musica (FrancoAngeli, 2003, 2006); ha curato inoltre la pubblicazione del volume La scena della contemporaneità (FrancoAngeli, 2009).