I contributi del volume intendono ricostruire le tappe di un percorso di ricerca significativo come quello di Lamberto Borghi, che tanto ha dato sia per lo status scientifico della pedagogia in Italia, sia per richiamare gli storici dell’educazione a quello specifico pedagogico, troppo spesso offuscato da una confusione tra la storia generale e la storia dell’educazione. Borghi, nel quale si mescolavano suggestioni idealistiche, il pragmatismo di Dewey, le radici culturali ebraiche ed un convinto laicismo con una tensione religiosa illuministica ed una vocazione libertaria ed anarchica, ricerca nel passato le ragioni del presente, alla luce di un principio guida: la libertà per i gruppi sociali, ma prima di tutto, per l’individuo.

Come si può difendere questo prezioso bene dell’umanità? La risposta porta Borghi all’educazione, perché per lui la libertà equivale alla capacità di espressione delle potenzialità del soggetto individuale, che solo una crescita sorvegliata e progettata con cura, l’educazione appunto, garantisce. Salvaguardando questa capacità nell’individuo, poiché la società, non è un’astrazione, ma deriva dalle relazioni interindividuali, si potranno conseguire anche fini civili, etici e politici. Di qui la centralità degli sforzi educativi; la necessità di una politica scolastica attenta l’altrettanto attenta “militanza” civile degli intellettuali. Di qui anche l’esemplarità di Borghi per rigore metodologico, tensione teoretica ed impegno civile.

Il CIRSE (Centro Italiano per la Ricerca Storico-Educativa) è stato fondato nel 1980 con lo scopo di promuovere, valorizzare e potenziare la ricerca storico-educativa, favorendo, tra l’altro, i rapporti tra gli studiosi sia nazionali sia internazionali. Tra le sue attività ricordiamo l’organizzazione di seminari, convegni, ricerche e la pubblicazione del “Bollettino”.

Luciana Bellatalla , segretario-tesoriere del CIRSE, docente di “Storia della scuola” presso l’Università di Ferrara;

Antonio Corsi , già dirigente scolastico, attualmente docente a contratto di “Pedagogia sociale” presso l’Università di Firenze.