Trasformazioni a ritmo accelerato, a partire dalla seconda metà del Settecento, hanno determinato profondi e "rivoluzionari cambia menti" sia nel sistema produttivo e nelle relazioni umane, come nella struttura tutta della società, nella cultura, nei modo di pensare e di agire. Si è venuto a consolidare, così, già avviato durante i primi secoli dell'èra moderna, un nuovo mondo, alla cui formazione hanno contribuito comportamenti intellettuali di filosofi e di scienziati, di scrittori di cose politiche ed economiche, come pure di narratori, di artisti o di poeti, che in gran parte hanno contribuito a dare avvio al fenomeno della rivoluzione industriale. La società si mosse verso nuovi orizzonti culturali e verso una diversa concezione dell'istruzione e dell'educazione. schiudendo le porte al felice connubio ira la scienza e la tecnica, e tra questa e l'industria. Risalire il percorso degli aspetti più salienti di quel movimento di pensiero vale a farei intendere in maniera più approfondita i canali del progresso in generale e di quello economico in particolare. quale si è verificato nei più significativi epicentri dello sviluppo economico, Inghilterra e Francia, propagandosi successivamente in tutto l'occidente, sino agli Stati Uniti d'America.

Idee ed ideali, maturati tra il Sei ed il Settecento, tra "mercantilismo" ed "illuminismo", intrecciandosi ed evolvendosi, hanno, dunque. creato i presupposti intellettuali perla nascita e la formazione del mondo industrializzato e della società di mercato. Quali e di che portata sono statile espressioni ed i dibattili degli uomini del tempo intorno ad un Fenomeno così rilevante? I saggi qui riuniti intendono, appunto. rintracciare le origini intellettuali che portarono a tanto.