Lo psicodiagnostico di H

Piergiorgio Foglio Bonda

Lo psicodiagnostico di H

Rorschach

Edizione a stampa

40,50

Pagine: 296

ISBN: 9788820471224

Edizione: 3a edizione 1991

Codice editore: 1222.32

Disponibilità: Esaurito

Con questo volume si vuole offrire agli psicologi uno strumento semplice e schematico che, pur tentando di affrontare i diversi contenuti in maniera approfondita e con serietà scientifica, eviti le discussioni «di scuola» e l'eccessivo apparato critico e tecnico. Ciò al fine di cogliere, in una sintesi articolata e completa, il meglio di ogni «sistema interpretativo». t un'opera destinata sia a coloro che, già laureati in psicologia e in scienze affini, utilizzano questo importante strumento nell'ambito di interventi psicodiagnostici, funzionari all'orientamento scolastico o professionale, a perizie legali, alla psicoterapia o alla ricerca; sia agli studenti universitari e agli specializzandi che frequentano corsi per l'apprendimento della tecnica di Rorschach.

Nel volume si analizza il valore diagnostico dei diversi fattori che compongono il test e delle loro correlazioni, si valuta il significato che si può attribuire alle differenti reazioni di condotta della persona che realizza la prova e si pone in evidenza quali sono, nelle risposte del soggetto, i parametri di sviluppo delle varie caratteristiche e aspetti della personalità. Il libro vuole essere una guida chiara e precisa per coloro che utilizzano il test di Rorschach, come strumento significativo nella elaborazione di psicodiagnosi «strutturali», e cioè di descrizioni diagnostiche e prognostiche che intendono rispondere essenzialmente a tre domande fondamentali: come è questa persona? quali sono le sue principali caratteristiche, potenzialità e deficit? quali le sue prospettive di sviluppo?

Piergiorgio Foglio Bonda si è laureato in psicologia presso l'Università di Buenos Aires. E specializzato in psicoterapia. Già docente di tecniche proiettive, psicologia dello sviluppo e psicoterapia nelle Università Cattolica argentina e Salesiana di Roma. Svolge attualmente attività professionale a Roma come psicoterapeuta e didatta della Scuola Sirpa di specializzazione in psicoterapia psicoanalitica. t anche Direttore del Dipartimento di Scienze psicosociali e pedagogico-didattiche dell'istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Oasi di Troina (EN). Per i nostri tipi ha pubblicato: I disturbi psicologici dello sviluppo infantile. Come conoscerli e trattare (19 81); Principi e tecniche di psicoterapia. Guida alla pratica psicoterapeutica (1983); L'autismo infantile. Prospettive teoriche e di intervento (1987).

Prefazione di Lucio Pinkus
Presentazione
Introduzione
Parte I - La raccolta del protocollo
1. La raccolta del protocollo
1.1. Materiale della prova
1.2. Disposizione ambientale
1.3. Preparazione psicologica del soggetto
1.4. Raccolta delle risposte
1.5. Scelta delle tavole "preferite" e di quelle "non gradite"
1.6. Il retest
1.7. Il "test dei limiti"
Parte Il - La siglatura delle risposte
1. Quadro riassuntivo della siglatura delle risposte
Parte III- Analisi e interpretazione dei
diversi fattori della prova
1. Il numero delle risposte
2. E "tempo" nel test di Rorschach
3. La localizzazione delle risposte
3.1. Le risposte globali (G)
3.1.1. Classificazione delle risposte globali
3.1.2. Significato delle risposte globali
3.1.3. Valutazione e interpretazione quantitativa delle risposte globali
3.2. Le risposte di dettaglio (D)
3.2.1. Significato delle risposte di dettaglio
3.2.2. Valutazione e interpretazione quantitativa delle risposte di dettaglio
3.3. Le risposte di dettaglio piccolo (Dd)
3.3.1. Significato delle risposte di piccolo dettaglio
3.3.2. Valutazione e interpretazione quantitativa delle risposte di dettaglio piccolo
3.4. Le risposte di dettaglio bianco (Dbi)
3.4.1. Significato delle risposte di dettaglio bianco e di piccolo dettaglio bianco
3.4.2. Valutazione e interpretazione quantitativa delle risposte di dettaglio bianco e di piccolo dettaglio bianco
3.5. Le risposte di dettaglio inibitorio o dettaglio oligofrenico (Do)
3.5.1. Significato delle risposte di dettaglio inibitorio o dettaglio oligofrenico
3.6. Correlazione dei "modi di apprensione"
3.7. La forma di successione delle localizzazioni delle risposte
4. I determinanti delle risposte
4.1. Le risposte di forma (F)
4.1.1. Significato delle risposte di forma
4.1.2. Valutazione e interpretazione quantitativa delle risposte di forma
4.2. Le risposte di movimento (M, MA, m)
4.2.1. Le risposte di movimento umano (M)
4.2.2. Le risposte di movimento animale (MA)
4.2.3. Le risposte di movimento di oggetto (m)
4.2.4. Correlazione delle risposte di movimento umano, animale e di oggetto
4.3. Le risposte di colore (C)
4.3.1. Diversi tipi di risposte di colore
4.3.2. Significato delle risposte di colore
4.3.3. Significato particolare di alcuni tipi speciali di risposte di colore
4.3.4. Valutazione e interpretazione quantitativa delle risposte di colore
4.4. Le risposte di chiaroscuro (E)
4.4.1. Diversi tipi di risposte di chiaroscuro
4.4.2. Significato delle risposte di chiaroscuro
4.4.3. Valutazione e interpretazione quantitativa delle risposte di chiaroscuro
4.5. Le risposte tattili (T)
4.5.1. Diversi tipi di risposte tattili
4.5.2. Significato delle risposte tattili
4.5.3. Valutazione e interpretazione quantitativa delle risposte tattili
4.6. Altri tipi d i determinante delle risposte
4.7. Risposte con due determinanti
5. Il contenuto delle risposte
5.1. Le categorie di contenuto delle risposte
5.2. Significato generale dei contenuti delle risposte
5.3. Significato specifico delle diverse categorie di contenuto
5.3. 1. Le risposte di contenuto umano (H - Hd - (H) -(Hd) -)
5.3.2. Le risposte di contenuto animale (A-Ad-(A)-(Ad) )
5.3.3. Le altre categorie di contenuto
5.3.3.1. Significato generale delle diverse categorie di contenuto
5.3.3.2. Valutazione quantitativa delle diverse categorie di contenuto
5.3.3.3. Significato particolare di ogni categoria di contenuto
6. La banalità e la originalità delle risposte
6.1. Le risposte banali (Ban.)
6.1.1. Lista delle risposte banali
6.1.2. Significato delle risposte banali
6.1.3. Valutazione e interpretazione quantitativa delle risposte banali
6.2. Le risposte originali (0)
6.2.1. Diversi tipi di risposte originali
6.2.2. Significato delle risposte originali
6.2.3. Valutazione e interpretazione quantitativa delle risposte originali
7. I "fenomeni speciali"
7.1. Considerazioni generali
7.2. Lista dei "fenomeni speciali"
7.3. Descrizione e significato generale dei "fenomeni speciali"
7.3.1. Alterazioni mnemoniche delle parole
7.3.2. Autoriferimento
7.3.3. Cambiamento di posizione della tavola
7.3.4. Choc (e suoi indicatori generici)
7.3.5. Choc al bianco
7.3.6. Choc anestetico
7.3.7. Choc al colore
7.3.8. Choc iniziale
7.3.9. Choc al rosso
7.3.10. Choc allo scuro
7.3.11. Choc sessuale
7.3.12. Choc al vuoto
7.3.13. Choc - fenomeni di interferenza IV e VIII
7.3.14. Colore-chiaroscuro nel colore
7.3.15. Colore forzato o arbitrario
7.3.16. Colore-negazione del colore
7.3.17. Colore simbolico
7.3.18. Coscienza di interpretazione
7.3.19. Critica e aggressività verso l'esaminatore
7.3.20. Critica del soggetto
7.3.21. Critica delle tavole
7.3.22. Fallimento o rifiuto
7.3.23. Fusione figura-sfondo
7.3.24. Illusione di somiglianza
7.3.25. Impressioni
7.3.26. Pedanteria nella formulazione delle risposte
7.3.27. Perseverazione
7.3.28. Ripetizioni
7.3.29. Risposte aggressive
7.3.30. Risposte alternative
7.3.31. Risposte assurde
7.3.32. Risposte di complesso
7.3.33. Risposte di contenuto funesto
7.3.34. Risposte fobiche
7.3.35. Risposte infantili
7.3.36. Risposte interrogative
7.3.37. Risposte di movimento represso
7.3.38. Risposte di mutilazione
7.3.39. Risposte di negazione
7.3.40. Risposte di numero
7.3.41. Risposte di posizione
7.3.42. Risposte di prospettiva
7.3.43. Risposte di riflesso
7.3.44. Risposte di simmetria
7.3.45. Risposte di stereotipia
7.3.46. Risposte tattili
7.3.47. Risposte di temi e oggetti religiosi
7.3.48. Valutazioni estetiche e morali
7.3.49. Verbalizzazioni affettive
7.3.50. Verbalizzazioni devianti o Fare
8. Le "formule del vissuto"
8.1. La "prima formula del vissuto" o "Erlebnistypus" (E.T.)
8.1.1. Considerazioni generali
8.1.2. I sette "tipi" di Erlebnistypus
8.1.3. H significato dello Erlebnistypus
8.2. La "seconda formula del vissuto"
8.3. La "terza formula del vissuto" o "indice affettivo"
9. Altre correlazioni tra i diversi fattori della prova
10. I valori "normali" dei principali fattori della prova
Parte IV - Sintesi per la valutazione delle
diverse "aree" della personalità
1. Valutazione della capacità intellettuale
1.1. Fattori del Rorschach che sono indicatori di una capacità intellettuale "normale" o "buona"
1.2. Fattori del Rorschach che sono indicatori di una capacità intellettuale "superiore alla norma"
1.3. Fattori del Rorschach che sono indicatori di una capacità intellettuale "inferiore alla nonna"
1.3.1. Deficit determinato da inibizione della capacità
intellettuale
1.3.2. Deficit determinato da ritardo mentale (ereditario o non acquisito) di ogni grado
1.3.3. Deficit intellettuale determinato da deterioramento o perdita della capacità intellettiva
2. Valutazione dello sviluppo affettivo
2.1. Fattori del Reschach indicatori di una affettività matura, adeguata e controllata
2.2. Fattori del Reschach indicatori di affettività immatura, infantile, instabile, carente, labile, incontrollata, egocentrica.
2.2.1. Indicatori di "immaturità affettiva", "labilità" e "carenza di controllo"
2.2.2. Indicatori di "repressione e ipercontrollo" dell'affettività
2.2.3. Indicatori di "carenza affettiva"
3. Valutazione dello sviluppo sociale
3.1. Fattori del Rorschach indicatori di uno sviluppo sociale adeguato, di sufficiente

Collana: Psicologia

Livello: Studi, ricerche