Il termine sviluppo ha sostituito, oggi, il termine progresso (il cui uso è decaduto, anche se non è affatto scomparso).

Il cambiamento è avvenuto sul terreno storico e a causa di motivazioni concrete. Nei secoli più vicini a noi nel tempo esso segna il passaggio dall'età dell'illuminismo e della rivoluzione industriale all'odierna società scientifico-tecnologica, o - se vogliamo - dal colonialismo dell'età moderna al problematico e drammatico rapporto tra Nord e Sud dell'età contemporanea, con un coinvolgimento crescente dell'umanità e dei suoi destini.

Mostrare, in forma concisa e facilmente accessibile, i percorsi più importanti attraverso cui avviene questo mutamento di modi di concepire la società, di teorie filosofiche e politiche e, alla fine, di programmi socioeconomici, é lo scopo fondamentale di questo libro, dove la trattazione del progresso serve da introduzione necessaria a quella, dì maggiore attualità, dello sviluppo.

Per il progresso ci si è preoccupati di dare una definizione soddisfacente del suo tormentato e proteiforme concetto, di indicare le contraddizioni a cui è andato incontro, di illustrare brevemente il modo con il quale alcune importanti categorie culturali lo hanno accolto.

Analogamente, per lo sviluppo si è cercato di offrire un filo conduttore tale da permettere di orientarsi nell'attuale proliferazione di temi, di problemi, di prospettive, che oggi ne caratterizza l'elaborazione teoricopratica e che ne fa un vero e proprio punto di incontro delle discipline più diverse, dall'economia all'antropologia, dalla filosofia della politica alla politica militante, alla sociologia, ecc., senza dimenticare, nemmeno per un momento, che, sempre a proposito dello sviluppo, il tema assolutamente dominante resta quello della cooperazione internazionale.

Ogni argomento è accompagnato da indicazioni bibliografiche essenziali e aggiornate, utili per ulteriori approfondimenti.