Storia, forme e rappresentazioni sociali della violenza

Simone Borile

Storia, forme e rappresentazioni sociali della violenza

Il testo rappresenta un documento facilmente fruibile per coloro che intendano approfondire le forme della violenza e come queste si siano adeguate all’evoluzione delle società nel corso dei secoli, rappresentando un imprescindibile excursus temporale per studiosi di comportamenti devianti e attenti cultori dei comportamenti umani.

Edizione a stampa

18,00

Pagine: 128

ISBN: 9788835136453

Edizione: 1a edizione 2022

Codice editore: 287.59

Disponibilità: Discreta

Storia, forme e rappresentazioni sociali della violenza rappresenta un interessante contributo culturale nel riconoscimento dell'evoluzione dei fenomeni violenti, richiamando opportunamente i grandi cambiamenti societari e il graduale controllo esercitato dalle istituzioni sulle distinte forme di manifestazione della violenza: da espressione identitaria maschile nel medioevo a strumento monopolistico dello Stato, impiegata prevalentemente nelle guerre e conflitti.
L'autore sottolinea che a partire dal Seicento i modelli comportamentali violenti sono stati culturalmente accettati, integrati e legittimati all'interno di tutta la società europea. Frequentemente attribuibile a giovani maschi, la violenza ha rappresentato un esempio di fascinazione virile e modalità privilegiata per il ripristino di torti e o ingiustizie subite. La rarefazione, nei secoli successivi, degli omicidi e dei rapporti bilaterali violenti ha rivelato un graduale cambiamento del modello relazionale, fortemente ingentilitosi per diverse influenze multiple: la scolarizzazione, il controllo delle istituzioni e il ruolo pedagogico svolto dalle agenzie di socializzazione, al punto da costituire un nuovo patrimonio valoriale radicalmente modificato.
Il testo, di agile lettura, rappresenta un documento facilmente fruibile per coloro che intendano approfondire le forme della violenza e su come queste si siano adeguate all'evoluzione delle società nel corso dei secoli, rappresentando un imprescindibile excursus temporale per studiosi di comportamenti devianti e attenti cultori dei comportamenti umani.

Simone Borile, antropologo e criminologo, si occupa da anni di tematiche legate alla violenza sociale, affrontando in particolare studi e ricerche nell'ambito di specifiche condotte culturalmente orientate e fenomeni comportamentali sociali violenti di gruppo.

Premessa
Parte I. La violenza negli spazi pubblici
Analisi storico-sociologica della violenza
(La violenza dal Medioevo al XVI secolo; La violenza dal XVII secolo)
Manifestazione della violenza dal Medioevo al XVI secolo
(I reati sessuali; Rapporti e frequentazioni endogamiche; Le bande giovanili; I giovani stranieri; Omosessualità, stupri e controllo urbano; Risarcimento pecuniario; Il profilo comportamentale dell'aggressore; Le esecuzioni pubbliche; Violenza femminile, infanticidio e stregoneria; I delitti morali)
Manifestazione della violenza dal XVI al XVIII secolo
(Il duello aristocratico del XVI e XVII secolo; Insurrezioni ed eventi collettivi; La spettacolarizzazione della morte: il patibolo e i giochi; La violenza nel Settecento: l'incivilimento dei costumi; Gli abusi)
Manifestazione della violenza dal XIX al XX secolo
(Territorializzazione, controllo delle città e confronto con le periferie e le campagne; Stampa, cronaca e romanzo noir; Il periodo del dopoguerra e la percezione della violenza; L'adolescente criminale; Le compagnie di paese nell'epoca contemporanea)
Parte II. La violenza in ambito privato
La violenza domestica
(Presupposti socio-culturali; Equilibri e relazioni famigliari)
La violenza coniugale
(Statuti e leggi speciali finalizzati alla correzione della donna; L'uccisione della moglie; La detenzione punitiva e rieducativa nei monasteri; L'obbligo sessuale; La sodomia; L'adulterio; La figura della donna violenta; La correzione maritale; Le assoluzioni)
Bibliografia.

Collana: Criminologia

Argomenti: Criminologia

Livello: Studi, ricerche - Textbook, strumenti didattici

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