L'ecletticità non si può presentare sulla scena della vita scientifica con un solo vestito, per quanto questo possa essere elegante, classico (?) e coprente. Essa, infatti, risulta essere o interna a una determinata disciplina o posta a cavallo tra più discipline. Può porsi a monte dell'agire dello studioso o collocarsi a valle della sua produzione teorica o empirica. Ancora, l'ecletticità può rimandare a contenuti specifici o muoversi sul piano strettamente metodologico. Inoltre, essa non pone a se stessa dei confini definiti, in quanto vive di somme e sottrazioni che risultano essere, per forza di cose, mutevoli o cangianti nel tempo e nello spazio. Insomma, l'ecletticità vive della sua costante apertura all'altro e, per questo, essa si innova continuamente, inseguendosi e assumendo varie denominazioni o attaccandosi diverse etichette che al fondo la conformano come l'ecletticità di tante ecletticità. Difficilmente e raramente un saggio teorico, per quanto innovativo e proiettato verso il futuro come questo che qui presentiamo, vive di per se stesso, alimentandosi da solo. Esso si avvale, spesso senza neppure saperlo, di accessi culturali pregressi e di riflessioni maturate nel tempo. Gli schemi proposti al suo interno contengono o tentano di comprendere, in ogni caso, qualche principio aforistico o qualche procedura di taglio algoritmico. Oggi, gli algoritmi, attraverso la rete online, hanno invaso la nostra esistenza e non potevano non entrare spontaneamente in questa nostra sequenza di schemi. La loro propensione è quella inconscia, ma pressante, di indirizzare le nostre scelte e, quasi, di ricondurci alle loro dipendenze.
Costantino Cipolla è autore di oltre 500 pubblicazioni di carattere scientifico e di più di 150 volumi. Tra questi ci limitiamo a segnalare l'opera in 5 volumi
Epistemologia della tolleranza (1997),
Perché non possiamo non essere eclettici. Il sapere sociale nella web society (2013),
Oltre il "peccato originale" della selezione naturale. Alcune proposte teoriche nella società digitale (2014),
Dalla relazione alla connessione nella web society (2015) e
Heidegger. Un'interpretazione sociologica (2018). Per ulteriori informazioni vedi il sito
www.costantinocipolla.it