Lungo il continuum delle attività performative - dal rito fino alle possibilità dischiuse dalle nuove tecnologie - il volume individua nelle performance artistiche contemporanee, specialmente teatrali, una lente di osservazione privilegiata per cogliere il nesso fra l'evoluzione della comunicazione e le forme dell'espressività individuale e collettiva.
Attraverso un approccio teorico che si avvale della teoria dei sistemi complessi, degli apporti della biologia cognitiva e degli studi sui media, vengono affrontate, in primo luogo, le strategie creative con cui l'arte si appropria dell'incertezza e della contingenza del moderno per compiere le sue osservazioni. A partire dunque dalla specificità comunicativa dell'arte, e dalla sua propensione ad assimilare i linguaggi mediali, è possibile rintracciare le dinamiche con cui il funzionamento, le logiche e le possibilità dei media vengono percorse in direzione di un rinnovato uso sociale degli stessi. Su questa scia, la performance teatrale contemporanea, nella forma della così detta "scena elettronica", si realizza come dinamica relazionale sui generis , che può anche prescindere dalla compresenza fisica dei partecipanti e dalla simultaneità comunicativa. Si impone pertanto la necessità di ripensare alla "ricezione" nei termini di un'autonoma costruzione dei percorsi di senso, sempre possibili altrimenti, quali forme di elaborazione umana dell'esperienza che rimandano all'individuo e alla sua irriducibile complessità.
Laura Gemini è dottore di ricerca in Sociologia della comunicazione e Scienze dello spettacolo, insegna Psicologia della comunicazione al corso di laurea in Comunicazione Pubblicitaria della Facoltà di Sociologia di Urbino. È co-autore del volume Il circo umano allo specchio. Un'indagine sullo spettatore del Ruvido Sexy Comic Circus , Milano (1997). Ha pubblicato inoltre saggi e articoli sulla comunicazione spettacolare e sulla metodologia della ricerca sociologica.