Il ruolo dello stato per la crescita equilibrata del territorio e per il perseguimento di obiettivi di industrializzazione e di occupazione, viene oggi posto in discussione.
C'è chi contesta con motivazioni estremisticamente "concorrenziali" e "liberiste" l'iniziativa pubblica in favore delle aree deboli, e tra essi si pone anche la Commissione Cee.
C'è chi si sforza invece di ricondurre i problemi a logiche "localicistiche", senza tener conto che dare maggior peso alle Regioni nelle scelte di politica industriale è funzionale - nel nostro paese dualista, in cui crescono gli squilibri e gli egoismi - agli interessi delle aree forti.
Sia gli interventi generali che le notazioni formulate da un gruppo numeroso e qualificato di esperti entrano nel merito di questi problemi, illuminando il quadro comunitario e contribuendo in particolare a dar ragione delle divaricazioni tra zone diverse del paese.
(Il libro raccoglie il materiale discusso nel Forum svoltosi a Taormina su le politiche industriali per il Sud Europa).