Questo lavoro nasce a margine di un'esperienza specifica e concreta, l'intensificarsi, seppure in maniera frammentata e discontinua, dei fenomeni di dissenso manifestati in vario modo dagli sloveni del Friuli-Venezia Giulia a difesa del «proprio territorio» contro le pratiche urbanistiche correnti, e da una riflessione, peraltro da tempo in atto nelle sedi più competenti, sui fondamenti di una disciplina, l'urbanistica, che non è apparentemente riuscita a permeare con le sue proposte la società civile di questi anni. Se da un lato il conflitto «etnico territoriale» viene qui percorso per registrare i caratteri salienti delle nuove forme di etnocentrismo, ovvero le sue radici (il territorio) e il suo rapporto con il potere (il governo), d'altro canto esso è recuperato al fine di verificare sino a che punto è possibile affiancare alle spinte conseguenti ai processi identitari una riflessione su valori, metodi e pratiche delle discipline territoriali che stanno progressivamente arretrando sul piano del consenso sociale e della credibilità culturale. Da questa analisi emerge, anche se timidamente, qualche utile suggerimento valevole senz'altro per l'area mistilingue in questione, ma che ha pure altri addentellati: ampliare i margini del consenso sociale legato alla realizzazione di politiche urbanistiche è problema che non attraversa solo la convivenza interetnica, ma che «aggredisce» pure le forme, le tecniche e le logiche del governo e della decisionalità a fronte di una società urbana che appare molto più divisa nei suoi caratteri strutturali che nel modo di guardare e vivere la città. Ne esce soprattutto l'esigenza di una rinnovata disciplina, molto meno enfatica nelle premesse, e più attenta, e quindi attrezzata, a leggere e interpretare la realtà sulla quale opera.
lgor Jogan (Trieste 1946), ha compiuto gli studi universitari a Venezia, Torino, Toronto. Dal '74 fa parte del Daest (Dipartimento di analisi economica e sociale del territorio) presso l'istituto universitario di architettura di Venezia dove è attualmente ricercatore. I suoi studi, pubblicati in varie sedi e svolti in parte in collaborazione con enti locali, ricadono prevalentemente nell'ambito dei metodi di analisi per le politiche abitative. Da alcuni anni la sua attenzione è rivolta ai sistemi informativi territoriali (sua la voce «S.I.T» dell'Enciclopedia di urbanistica e di pianificazione territoriale, Angeli). Membro della minoranza nazionale slovena del Friuli-Venezia Giulia collabora con lo Siori.