La ricerca ha voluto applicare il modello ecologico di Prilleltensky allo studio di una realtà locale. Lo scopo è stato individuare i fattori che caratterizzano la vita della comunità di immigrati dell’agro aversano. La realtà presa in esame è San Marcellino, piccolo paese della periferia Casertana, terra di criminalità, ingiustizia e immigrazione. È in questo territorio che a trovare la propria dimora è la comunità di musulmani maghrebini, che da anni risiede stabilmente in questi luoghi. Lo studio ha considerato molteplici livelli d’analisi, a partire da quello individuale a quello socio-ambientale, rintracciando i fattori promotori di benessere e all’opposto quelli di rischio. A tal fine, abbiamo utilizzato la Grounded Theory grazie alla quale siamo giunti a costruire teorie di riferimento a partire dalle interviste fornite dai partecipanti. Abbiamo poi considerato il ruolo del potere e della politica nell’informare il benessere di questa comunità, rintracciando i fattori che ci permettono di analizzare questioni solitamente non indagate, come ad esempio, l’inaccessibilità alle infrastrutture, una burocrazia rigida, assenza di tutele legislative. A fungere da supporto sociale è la presenza di associazioni di volontariato, e soprattutto, della moschea locale, luogo d’incontro, supporto e condivisione per eccellenza.