La direttiva europea sulla corporate sustainability due diligence pubblicata il 13 giugno 2024 segna un punto di svolta nella concezione della due diligence, che da comportamento volontario dell’impresa nel quadro della CSR assurge a obbligo legale applicabile a tutte le società europee ed extra-UE di grandi dimensioni sotto il profilo occupazionale e di fatturato. Anticipata da leggi nazionali che hanno imposto obblighi legali di vigilanza o di cura a società con sede legale nel proprio territorio, la direttiva estende a tutti i paesi dell’Unione tali obblighi, codificando il dovere legale di diligenza sui diritti umani, l’ambiente e i cambiamenti climatici per tutta la catena di attività dell’impresa e affermando il principio di responsabilità civile della società per violazione di obblighi di comportamento puntualmente definiti. Nonostante i numerosi compromessi che hanno segnato l’iter di approvazione, si tratta di un atto normativo di grande rilievo per la portata dei suoi dispositivi, finalizzati a far rispondere le grandi società per gli impatti negativi causati ai diritti umani e all’ambiente dalla loro attività economica, estesa all’intera catena del valore a livello globale. La trasposizione della direttiva imporrà anche agli Stati che hanno già una normativa in materia gli adattamenti necessari ad adeguarsi allo standard europeo.