LIBRI DI FULVIO CARMAGNOLA

Fulvio Carmagnola

Saperci fare, con il vuoto

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 34 / 2020

Questo scritto parla dell’evento come occasione etica. L’evento non è ciò che accade ma ciò che nell’accadere ci chiama singolarmente alla scelta etica. Ciò che accade è solo l’occasione, l’occursus (B. Spinoza). L’evento richiede una situazione singolare di attenzione capace di raccogliere, in ciò che accade, un segno o "ciò che ci fa segno" (G. Deleuze). L’occasione (occursus) per questa riflessione è stata la vicenda Covid, con le conseguenze che ne sono derivate. È stata un "evento" o un semplice, terribile, occursus? Il secondo punto riguarda il tempo dell’evento: credo sia un tempo vuoto, una discontinuità, una frattura che contiene una domanda. L’istante (hexaiphnes) dell’evento convoca il soggetto a una scelta etica.

Vanni Codeluppi

Dimenticare McLuhan

Marshall McLuhan è scomparso nel 1980, ma le sue idee continuano ancora oggi ad attirare l’attenzione e a fare discutere. I diversi autori presenti in questo libro cercano di riflettere su come sia possibile fare evolvere le sue idee, nella consapevolezza che, per ottenere questo risultato, sia necessario in un certo senso “tradirle”. Sia necessario cioè, paradossalmente, cercare di “dimenticare McLuhan”.

cod. 246.19

Matteo Bonazzi, Fulvio Carmagnola

Dalla polis all’oikos, o del sembiante in politica

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 21 / 2014

Questo saggio intende mettere in discussione un luogo comune o una doxa: che la politica oggi possa ancora identificarsi con la dimensione collettiva della polis e restituire efficacia ai valori che questa ha assunto nel Moderno: sfera pubblica, società civile, condivisione di valori e strategie, identificazione con una Legge comune. Allo stato attuale delle cose, crediamo che di questa immagine della polis non resti che il sembiante o l’immaginario, e che la sua efficacia sia nulla. O meglio: che il ritratto della polis cosi concepito non sia altro che una delle dimensioni dell’ideologia. In altre parole, la "crisi della politica" non può essere risolta con il ritorno alle forme "moderne" della Legge. Al contrario, la molteplicità delle norme (governamentalità) rappresenta uno stato che ne certifica la fine. A partire da questa constatazione, prendiamo in considerazione due nozioni presenti nel lessico della ricerca di Jacques Lacan - le nozioni di "sembiante" e "godimento" - e la loro evoluzione. Ne emergono alcune indicazioni possibili per la politica: attraversare il godimento, il sembiante e il suo piano di immanenza, per accedere a una nuova dimensione del politico. Non "ciò che resta" ma ciò che ancora non è stato inventato, ciò che attraverso le pieghe del godimento-in-politica si può intravvedere.

Fulvio Carmagnola

Prospettive etiche nell’estetica

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 16 / 2011

Nel mondo contemporaneo la bellezza è ancora un valore in se stessa? Questa la questione che propongo nel saggio. La estetizzazione del mondo della vita, ovvero la sempre crescente quantità di "bellezza" presente nei beni economici, è la situazione problematica che prendo in considerazione: come è possibile un punto di vista etico nel campo dell’estetica, se la bellezza oggi non ha solo un valore simbolico, secondo l’affermazione kantiana del paragrafo 59 della Critica del giudizio ("Io dico che la bellezza è il simbolo del bene morale") ma ha piuttosto un sempre crescente significato economico? Sono dell’idea che ciò che il pensatore francese Jean-Francois Lyotard chiamava "condizione postmoderna" (1979) implichi una nuova condizione della bellezza, che va sotto il nome di estetizzazione: il design, inteso come un punto di vista che privilegia la forma e l’aspetto attraente dei beni economici o "la pelle della cultura" (D. De Kerkhove) assume la priorità sull’Arte e sugli artefatti di alto livello, e diventa l’aspetto principale della bellezza. Dunque noi dobbiamo prendere in considerazione i processi di valorizzazione economica e le basi istituzionali dei sistemi (Sistema-Arte, Sistema-Design. Sistema-Moda e cosi via) come la vera sfera nella quale porre il problema della bellezza e del gusto. Questa situazione implica una significativa variazione storica della domanda etica circa la bellezza: come costruire una nuova specie di giudizio di gusto (in termini kantiani: Urtheilskraft) che sia in grado di sfuggire a una sorta di compulsione consumistica al piacere o all’attuale "imperativo estetico" che si presenta nella forma paradossale dell’ingiunzione: "Enjoy!". Giocare - con o contro - questo imperativo estetico, questa la via che propongo per un’etica dell’estetica.

Sergio Di Giorgi, Dario Forti

Formare con il cinema.

Questioni di teoria e di metodo

Saper “formare con il cinema” è oggi parte rilevante del bagaglio professionale dei formatori e motivo di confronto e aggiornamento continuo. Il volume sviluppa sia gli aspetti teorici che quelli metodologici relativi alle modalità di utilizzo dell’archivio del cinema, piuttosto che le possibilità di sfruttare le soluzioni cross-mediali offerte dalle nuove tecnologie della rete.

cod. 25.1.20

Fulvio Carmagnola

Simboli ed economia. Come sfuggire all'imperativo estetico

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 99 / 2005

Today’s economy has become an economy of symbolic or, in other words, of symbolic goods, of experiences, a feeling economy, or a fiction economy. The consequence of this circumstance is that new and tighter connections between economy and culture, as well as between management and human sciences, have emerged. But today’s economy is not only an advanced or creative sector of economy or human sciences; a sector that study new symbolic consumer behaviours. Its development determines a change in the nature itself of what is called symbolic. People treats it in a neutral, operative, and technical way: they are not sufficiently conscious of it, with the result that there are dangers they ignore. The scope of the paper is to provide a critical reflection on such a change.

Fulvio Carmagnola

Verso la fiction economy

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 93 / 2004

Towards the fiction economy We are moving towards a new form of modernity, where the two terms culture and economy are deeply entangled. That means that the culture and the information are a structural and not an over structural paradigm. As a consequence we have that consumption is no more the simple and destructive final step of production but on the contrary, an activity generating values. The economy enters in the world of the life thorough aesthetical processes. This leads to the emerging phenomena of fiction economy, where the imaginative media power becomes an economical power.

Domenico De Masi

Verso la formazione postindustriale

Atti dell'XI convegno nazionale AIF

Una quadro suggestivo, opera di autori e pensatori di livello internazionale. Una luce sui più affascinanti interrogativi del lavoro e della società che ci attende.

cod. 25.7