Nel complesso ambito della valutazione del danno alla persona al consulente psicologo, psichiatra o medico legale può essere richiesto di effettuare una valutazione del danno da lutto verificatosi in capo ai congiunti di una vittima di un evento infausto. La perdita di una persona amata rappresenta, infatti, un evento con elevato potenziale psicolesivo; non è raro, quindi, che il processo di elaborazione del lutto diventi particolarmente complesso, con il rischio che da "normale" diventi "patologico", con conseguenze rilevanti in termini di qualità della vita. La sentenza n. 372/94 Corte Costituzionale, per la prima volta, riconosce la risarcibilità del danno psichico da lutto iure proprio, previo accertamento medicospecialistico. In quest’ambito risulta prezioso l’apporto dello psicologo forense, che, in veste di consulente, psicodiagnosta, ausiliario del consulente, co-perito, può concorrere ad illustrare il variegato mondo delle alterazioni della sfera psichica e quindi contribuire a stabilirne l’appropriata collocazione nell’ambito del danno psichico. Il presente contributo indaga gli aspetti di complessità insiti nel processo valutativo di tale particolare profilo di danno psichico e, esaminando i contributi di alcuni autorevoli esperti del settore, cerca di delineare una possibile metodologia d’indagine per psicologi e psichiatri forensi che fissi i presupposti di un corretto approccio al problema.