LIBRI DI GIUSEPPE RUVOLO

Maria Garro, Francesco Pace

Sorveglianza dinamica e regime aperto

Cambiamenti normativi, organizzativi e psicosociali

Il volume intende riflettere sul riassetto organizzativo che ha influenzato la quotidianità sia dei ristretti sia degli operatori penitenziari dopo la condanna che la Corte Europea dei Diritti Umani ha inflitto all’Italia alla luce della sentenza Torreggiani, che puntava l’indice sul trattamento inumano e sul sovraffollamento degli istituti penali.

cod. 1244.9

Vanda Druetta, Raffaella Gonella, Giovanni Mignosi, Gabriele Profita, Giuseppe Ruvolo

La formazione esperienziale degli psicoterapeuti attraverso la valutazione del workshop residenziale COIRAG

GRUPPI

Fascicolo: 3 / 2014

Questo contributo rappresenta l’analisi delle informazioni - raccolte nell’arco di 9 anni - riguardanti la valutazione che gli allievi della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della COIRAG hanno dato del workshop annuale che coinvolge tutti gli iscritti, suddivisi per anno. L’analisi è stata condotta attraverso due questionari quali-quantitativi, somministrati agli stessi allievi e concernenti la valutazione in itinere (anno per anno) e quella conclusiva (rispetto all’intero percorso quadriennale) dell’esperienza da loro vissuta nel workshop. L’elaborazione statistico-descrittiva e quella qualitativa, ha messo in luce la percezione degli obiettivi, dei contenuti e degli esiti del percorso formativo da parte degli allievi. La lettura di questi dati consente un’interpretazione del rapporto tra il progetto formativo specifico dei workshop entro la Scuola di specializzazione COIRAG e gli esiti dell’esperienza così com’è valutata dagli allievi. Le principali evidenze riguardano l’importanza della formazione esperienziale nello sviluppo dell’identità professionale, la corrispondenza elevata tra gli obiettivi del progetto formativo e gli esiti percepiti dagli allievi, la centralità della consapevolezza e dell’elaborazione delle motivazioni e delle risorse emotive-relazionali personali nella costruzione delle competenze professionali, la capacità di collocare il proprio progetto professionale nel contesto socio-culturale.

Francesca Giannone, Girolamo Lo Verso

La psicoterapia e la sua valutazione.

Un confronto internazionale

Autori e studiosi tra i più noti a livello internazionale approfondiscono il funzionamento del lavoro terapeutico e dei suoi esiti, individuando criteri trasversalmente condivisi di valutazione e indicatori che aiutano nella scelta del trattamento.

cod. 1250.136

Alessandro Chiodi, Michela Di Fratta

Counselling psicodinamico di gruppo

Funzione e ruolo dell'osservatore negli interventi brevi

Il volume descrive aspetti innovativi del metodo osservativo applicato al counselling psicodinamico di gruppo. Il modello descritto, ispirato alla tradizione Tavistock, prevede la presenza di un osservatore silenzioso nel lavoro di gruppo, che sembra contribuire all’instaurarsi tra i membri di relazioni paritarie, utili a promuovere un clima di cooperazione nel processo di trasformazione e cambiamento.

cod. 1250.138

Gabriele Profita, Giuseppe Ruvolo

Pensare i dispositivi dei gruppi mediani e allargati

GRUPPI

Fascicolo: 2 / 2008

Considering median and large group settings, by Gabriele Profita, Giuseppe RuvoloOn the basis of long experience in median and large groups in various social and institutionalcontexts, the authors expound the main conceptual references that are necessary toplan and develop the settings of these group formats. On one side, these references are constitutedby the epistemological awareness of the sociocultural level of the psychic and relationalprocesses that occur within these groups. On the other, they are based on the need toconsider the institutional context in which they take shape, on the identification of specificcultural themes and, eventually, on the choice of defined methodological parameters relatedto the objectives that every setting aims to achieve. The entirety of these epistemological andmethodological references has led the authors to formulate a work model that they have denominatedtransit group, which is potentially applicable to every context in social and institutionallife.Key words: Median groups, large groups, transit group.

Santo Di Nuovo, Giorgio Falgares

Per una psicologia psicologica.

Scritti in onore di Franco Di Maria

Una raccolta di scritti in onore di Franco Di Maria, in occasione dei suoi 65 anni. Direttore del Dipartimento di Psicologia di Palermo, ha alternato le prime ricerche sulle dinamiche del “sentire mafioso” e dell’aggressività alle riflessioni sulla metodologia e la Psicologia critica. Successivamente si è indirizzato verso una psicologia dinamica intrisa di psico-politica e di convivenza civile: quella Psicologia psicologica cui la raccolta fa riferimento.

cod. 1240.327

Giuseppe Ruvolo, Giovanni Di Stefano

Il gruppo allargato nel contesto della formazione universitaria. Esperienza e ricerca

GRUPPI

Fascicolo: 3 / 2002

Il presente contributo descrive l’attivazione, i fenomeni, i processi e i principali esiti di alcuni large group esperenziali condotti con studenti all’interno del Corso di Laurea in Psicologia dell’Università degli Studi di Palermo, tratteggiando, da un lato, il percorso di ricerca intrapreso (tuttora in progress) e i primi risultati emersi e, dall’altro, proponendo alcune riflessioni sulle dinamiche e le potenzialità trasformative proprie ai gruppi di ampio formato. Dopo avere sottolineato la necessità che le Università, in quanto enti di formazione, non solo propongano le necessarie e tradizionali conoscenze teoriche, ma soprattutto attivino dispositivi finalizzati a coinvolgere personalmente ed attivamente gli studenti in un processo di auto-apprendimento a partire dalla propria esperienza, la prima parte del lavoro presenta una rassegna dei principali contributi teorici sui gruppi allargati. Viene sottolineato come, dopo la fondamentale opera curata da Kreeger (1975), nei trent’anni successivi si assiste ad un utilizzo diffuso dei large group senza che però tali applicazioni siano supportate da uno sviluppo analogo di modelli concettuali specifici per tali dispositivi. La seconda parte descrive in modo puntuale l’esperienza attivata e il percorso di ricerca, dedicando ampio spazio ai temi emersi e ai processi di apprendimento, con particolare riferimento alla problematica del rapporto tra studenti/utenti dell’esperienza formativa ed la rappresentazione immaginaria del contesto universitario nel suo duplice aspetto di Servizio formativo e di istituzione accademica tradizionale. Particolare attenzione è dedicata al tema dell’angoscia emergente in modo sistematico in tutti i large group, considerata come uno dei fenomeni caratterizzanti di questo formato; viene evidenziata l’insufficiente capacità esplicativa dei modelli psicoanalitici classici applicati a tali dispositivi (come ad esempio in De Maré o Kernberg), sottolineando l’esigenza di porre in primo piano la specificità contestuale ed istituzionale per comprendere i processi che attraversano il gruppo. In tal senso, viene ripreso il contributo di Girard, in chiave gruppale ed intersoggettiva, per la sua validità euristica nella comprensione delle dinamiche gruppali e comunitarie, ed anche per lo sviluppo di un pensiero che connette i fenomeni psichici con quelli socio-culturali.