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L’interesse della dottrina costituzionalistica si è appuntato principalmente intorno al lavoro nella costituzione; molto meno, invece, intorno al lavoratore, pur richiamato da diverse disposizioni costituzionali. Muovendo dal contesto storico in cui la Costituzione ha avuto origine, il contributo, richiamandosi anche a grandi osservatori del Novecento quali Ernst Jünger e George Orwell (ed impiegando dunque euristicamente l’approccio metodologico proprio di Law and literature), tenta di tratteggiare, più che la nozione, la figura costituzionale del “lavoratore”. Quest’ultima emerge con nitore in tutta la sua caratura politica e conflittuale: che viene tuttavia messa in crescente discussione dalla transizione del modello economico.
Ricerca sociologica e Post-Occupancy Evaluation
Il libro analizza la Post-Occupancy Evaluation (POE), una pratica di ricerca sociale applicata che valuta gli esiti del progetto dopo che questo è stato consegnato e abitato. La POE è un contributo che la sociologia (con altre scienze sociali) può dare alle discipline progettuali, uno sguardo prezioso e fondamentale quando, come oggi, si discute del ruolo e della responsabilità sociale dell’architettura.
cod. 1561.93
La formazione delle Scuole di Architettura è perlopiù mono-scalare, nel senso che tende a concentrarsi su una sola scala progettuale. L’abitare è invece inter-scalare. Questa asincronia tra agire progettuale e abitare genera una tensione tra gli esiti del costruito e i suoi destinatari. Qui si mette ciò in relazione con i problemi generati da emergenze sanitarie di tipo pandemico, valutando come la limitata socialità imposta dalle misure di prevenzione ha effetti su alcuni aspetti dell’abitare.
Il rapporto tra istituzioni ed economia è spesso acriticamente rappresentato come rapporto tra Stato e mercato, tra autorità della legge e libertà della concorrenza. Gli intrecci storici e metodologici tra i fenomeni in questione e le relative scienze sono in realtà più profondi. Sembrano condurre, attraverso percorsi epistemici ora più percepibili ora più carsici, a comuni matrici antropologiche, già visibili ad esempio in un autore epocale quale Giambattista Vico.
Il dibattito scientifico intorno al federalizing process europeo ha concentrato molta attenzione sulla possibilità di uno sviluppo qualitativo nella direzione di una costituzione formale europea. Tale prospettiva, soprattutto dopo il fallimento del «Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa» e i contraccolpi politici della crisi finanziaria, ha messo in ombra l’originaria "via funzionalistica" e forse ne ha sottovalutato i risultati. Il saggio, muovendo dalla riflessione di Léon Duguit sulla solidarietà sociale, tenta di mostrare come il funzionalismo, radicandosi in una «solidarietà di fatto», abbia generato, pur all’interno di una dialettica incessante tra giustizia commutativa e giustizia distributiva, vincoli solidaristici più intensi di quanto hanno potuto fare i richiami alla dimensione etica della solidarietà. In questa prospettiva, la solidarietà di fatto non contraddice quella etica ma può esserne premessa. La conclusione è una lettura meno pessimistica del processo di integrazione europeo; non tuttavia ingenua: alcune significative questioni tecniche inducono ad una costante prudenza.
Questo saggio sviluppa una riflessione sui rapporti tra tre costrutti teorico-metodologici: quello del progetto, definito preliminarmente come "l’inscrizione di intenzioni nello spazio fisico" (Chiesi, 2010: 24); quello dell’innovazione, intesa con Ken Robinson come "originalità con valore" (Azzam, 2009: 22); e quello della ricerca-azione, come praticata ibridata ove, nel mentre si cerca di studiare un oggetto, si intende anche cambiarne lo stato (Whyte, 1989).
Un modello di intervento per l'autonomia domestica delle persone disabili
Dopo una parte introduttiva su disabilità e accessibilità, il libro descrive le vicende del Progetto ADA (Adattamento Domestico per l’Autonomia personale), una ricerca-intervento interdisciplinare promossa dalla Regione Toscana che aspira a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità grave e di chi presta loro assistenza e cura, attraverso interventi di adattamento dell’ambiente domestico altamente personalizzati.
cod. 1130.332