LIBRI DI RAFFAELLA SAU

Annamari Nieddu, Raffaella Sau

Ideologia dell'istruzione

Dal tardo illuminismo a oggi

Ogni società adotta ideologie dell’istruzione atte a garantire il suo funzionamento nel presente e, soprattutto, a orientare i suoi sviluppi nel futuro. Questo volume raccoglie nove saggi che colgono alcuni momenti significativi, osservandoli da alcune particolari angolazioni.

cod. 1501.181

Annamari Nieddu

Piccoli delinquenti

Il trattamento della devianza minorile dal Settecento ad oggi

Con un approccio multidisciplinare, che spazia dalla storia alla filosofia e dal diritto alla pedagogia, questo volume affronta alcuni aspetti significativi della devianza minorile e del suo trattamento in vari contesti nazionali dal Settecento a oggi.

cod. 2000.1571

Antonello Mattone, Pinuccia F. Simbula

I settecento anni degli Statuti di Sassari

Dal Comune alla città regia

Muovendo dal tema degli Statuti trecenteschi del Comune di Sassari, i saggi raccolti nel volume riflettono su aspetti specifici e generali della produzione statutaria delle città comunali e delle città inserite nel quadro monarchico dell’Italia tardomedievale. Con un’analisi comparativa, storici, giuristi, filologi e archeologi esplorano in chiave interdisciplinare le origini di Sassari, il suo sviluppo urbano, le peculiarità dell’esperienza comunale e il percorso nello spazio politico catalano-aragonese.

cod. 1501.157

Raffaella Sau

La politica.

Categorie in questione

Il volume raccoglie una serie di saggi che, da prospettive metodologiche diverse e in costante dialogo col pensiero filosofico-politico del passato, riflettono sugli strumenti, sulle regole, sul linguaggio, sui valori, indispensabili per comprendere, oggi, ed eventualmente correggere, per il futuro, la democrazia.

cod. 629.41

Vanda Fiorillo, Gianluca Dioni

Patria e nazione.

Problemi di identità e di appartenenza

Un’analisi dei problemi di identità e appartenenza, implicati dalla concettualizzazione della patria e della nazione in età moderna e contemporanea. Il volume offre un ampio quadro tematico, articolato in talune analitiche contestualizzazioni delle categorie di patria e nazione in singoli pensatori spagnoli, tedeschi e italiani, e un’approfondita panoramica della storia del concetto di nazione, che mette a fuoco gli snodi fondamentali di tale sviluppo concettuale sin dalle origini medioevali.

cod. 629.33

Raffaella Sau

Revival religioso relativismo populismo.

Opportunità o sfide per la democrazia?

Una riflessione sui due fenomeni che, negli ultimi anni, hanno caratterizzato il contesto all’interno del quale si attivano e si concludono le dinamiche politiche e i processi di legittimazione dei sistemi democratici: la rivendicazione di un ruolo pubblico da parte delle religioni organizzate e il populismo.

cod. 629.25

Neorepublican Civil Society in the Light of Democratic Change - Neo-republicanism view civil society as a set of (individual and collective) actors in symmetric relationships within the same sphere of action as that in which the State operates, for the protection of shared values and common interests, and on the basis of virtuous practices in both individual behaviour and the political process. The aim of the essay is to assess whether this outlook is compatible with the claims of pluralistic societies, characterized by an increasing lack of cultural homogeneity. In this sense, a problem is the neo-republican emphasis on belonging to the community, an aspect that can hardly go along with the conditions of contemporary societies. The major reason behind this is that the contemporary version of republicanism is based on the idea of preserving a shared form of ethos, i.e., a type of protection and conservation of a cultural and axiological homogeneity considered as a condition for social integration.

Should we talk about a change of paradigm in the theory of democracy? Two conceptions in particular deliberative democracy and neo-constitutional democracy may be considered new models. Deliberative theories enphasize the role of consensual decisions which aim at overcoming majority rule and at revitalizing the principle of popular sovereignty. Neoconstitutionalist theories argue instead that rights are the only remedy against majoritarian power, i.e. against the old fear of the tiranny of the majority. Those who criticize these theories stress their inconsistency with respect to the link they introduce between procedures and fundamental principles. This may well be their failure, but some suggest that it is precisely from this inconsistency that we can draw some ideas about a future strategy: it is in fact starting from a good mix of rules and ideals that a democracy for the future may be built.

Within the recent political-philosophical debate, the republican conception of freedom is defined as a tertium genus with respect to the liberal and democratic ones, different from the idea of lack of interference or from that of power on oneself. But is it really a third kind of freedom? In this essay the author assumes that freedom is an action defined with respect to external ties and which, from an axiological point of view, is an instrumental value. On the basis of this assumption, the theory republican freedom worked out Philip Pettit is discussed, concluding that it is not a conception of freedom separated from both negative and positive ones.