Questo breve contributo intende mettere in luce come il saggio di Franco Cazzola abbia il pregio di compiere un lavoro di riordino sistematico della vasta produzione di ricerche concernenti le trasformazioni territoriali della bassa pianura padana lungo tre secoli, dal quattrocento al seicento, intrecciandolo con una conoscenza diretta e approfondita di fonti di archivio. Ne emerge un’interpretazione che permette di cogliere il carattere progettuale dell’impresa, la collaborazione fra tecnici legati a poteri diversi, l’impiego geopolitico del governo delle acque, aspetti che in letture settoriali e su singoli episodi rimangono in ombra. Un affresco illuminato dalla contestualizzazione dei singoli elementi e dalla ricomposizione in un quadro non banale di tessere molto diversificate e al tempo stesso strettamente collegate.