Sono molti, ormai, in Italia, gli studiosi, i ricercatori e i professionisti che si occupano di abuso e maltrattamento all’infanzia: psicologi, educatori, medici, magistrati, insegnanti, assistenti sociali, forze dell’ordine, avvocati che, in vari ambiti professionali e da prospettive diverse, entrano quotidianamente in contatto con i problemi di quei bambini maltrattati che richiedono interventi di tutela e di protezione. Non sono pochi i quesiti e i nodi problematici teorici ed operativi che tale materia pone. Come prevenire l’insorgere dell’abuso, come individuare e rilevare, come proteggere e tutelare i bambini, come curarli, come affrontare la crisi familiare sottesa alla violenza per salvaguardare, laddove sia possibile, i diritti del bambino e dei genitori a ricostruire legami affettivi positivi e infine come adottare misure adeguate nei casi in cui la famiglia d’origine non sia in grado di occuparsi dei figli. Si tratta, tuttavia, non solo di saper elaborare strategie multidisciplinari che richiedono l’apporto e la collaborazione costante di diversi professionisti e servizi, ma, soprattutto, di acquisire strumenti di riflessione e modelli teorici che consentano di dare senso e significato alle prassi operative. La ricerca empirica, la sperimentazione e la riflessione clinica nei diversi campi disciplinari, si vanno via via sviluppando anche nel nostro Paese sull’esempio di quanto è già avvenuto in altri ambiti europei e d’oltreoceano. L’esigenza di dare unitarietà e voce, attraverso una rivista scientifica e interdisciplinare, alle riflessioni e ai lavori dei numerosi studiosi italiani e nel contempo il desiderio di offrire uno spazio per il confronto e il dibattito sono all’origine della rivista Maltrattamento e abuso all’infanzia. Il proposito è quello di affrontare temi rilevanti scientificamente e fornire informazioni sulle tecniche di intervento più avanzate fruibili da professionisti di aree disciplinari diverse. La rivista è stata impostata in modo da dare spazio, in ogni numero, ad un tema specifico che costituirà oggetto di un "focus monotematico". È anche prevista una sezione "Ricerche, Saggi, Rassegne" che accoglie lavori scientifici su diversi argomenti. La sezione "Brief reports: note di ricerca, esperienze, documenti e leggi" proporrà di volta in volta brevi ricerche, il risultato di esperienze di gruppi di lavoro, di équipes, servizi, documenti e leggi per riflettere su argomenti significativi in ambito giuridico, nuove iniziative legislative o leggi già in vigore. Sono coerenti con l’impostazione della rivista i lavori fondati su review della letteratura, ricerche empiriche quantitative originali, ricerche basate su meta-analisi, contributi qualitativi originali; presentazioni di modelli e teorie, commenti e rassegne critiche.
Modello articolo
Editor-in-Chief: Paola Di Blasio (Milano, Italy).
Associate Editors: Filippo Calamoneri (Messina, Italy), Marisa Malagoli Togliatti (Roma, Italy).
Executive Editors: Elena Camisasca (Coordinator), Simona Caravita, Chiara Ionio, Luca Milani, Sarah Miragoli.
Scientific Board: Brunetto Boscherini (Roma, Italy), Melita Cavallo (Roma, Italy), Vincenzo Cesareo (Milano, Italy), Livia Pomodoro (Milano, Italy), Assunto Quadrio (Milano, Italy), Giuseppe Vico (Milano, Italy).
International Editorial Board: Vittoria Ardino (London, UK), Grazia Attili (Roma, Italy), Anne Bogat (East Lansing, Michigan, USA), Vincenzo Caretti (Palermo, Italy), Stefano Cirillo (Milano, Italy), Santo Di Nuovo (Catania, Italy), Piero Forno (Milano, Italy), Gabrio Forti (Milano, Italy), Susanna Mantovani (Milano, Italy), Francesco Montecchi (Roma, Italy), Alberto Pellai (Milano, Italy), María José Rodrigo (La Laguna, Tenerife, Spain), Fabio Roia (Milano, Italy), Giorgio Tamburlini (Trieste, Italy), Aldert Vrij (Portsmouth, UK), David A. Wolfe (Toronto, Canada).
Editorial Office: Research Center on Developmental and Educational Dynamics (CRIdee), Catholic University of Milan, Largo Gemelli 1, 20123 Milano Tel. 02/72342588 - 02/72343642; e-mail: journal.childviolence@unicatt.it
Ogni articolo sottoposto alla rivista sarà valutato da due referee anonimi. Fra questi, uno solo potrà essere individuato all’interno della redazione. Il lavoro verrà inviato ad un terzo referee nei casi di giudizi discordanti tra i primi due referee. La redazione può decidere di non sottoporre ad alcun referee l’articolo perché giudicato non pertinente per la rivista o non rigoroso né rispondente a standard scientifici adeguati. I giudizi dei referee saranno inviati all’autore anche in caso di risposta negativa. Il referaggio sarà predisposto sulla base di una scheda che la redazione fornisce ai valutatori nel rispetto degli standard adottati dalle principali riviste internazionali.
Fascia A Anvur per settore concorsuale: area 11/D1 (Pedagogia e Storia della pedagogia), area 11/D2 (Didattica, Pedagogia speciale e Ricerca educativa)
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La circolazione della rivista mira a valorizzarne l’impatto presso un pubblico di ricercatori e professionisti: psicologi, educatori, medici, magistrati, insegnanti, assistenti sociali, forze dell’ordine, avvocati.
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MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA
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