Antropologia e peacekeeping

Alberto Antoniotto

Antropologia e peacekeeping

Per un approccio a culture diverse nelle operazioni militari di pace

Printed Edition

17.00

Pages: 96

ISBN: 9788846415608

Edition: 1a edizione 1999

Publisher code: 1136.45

Availability: Fuori catalogo

Nel nuovo scenario geopolitico che si sta definendo a seguito della caduta di quell'ordine mondiale garantito dal bipolarismo contrapposto Est-Ovest emergono sempre più situazioni di crisi spesso di dimensione regionale, caratterizzate dall'emergere di nuovi soggetti politici e generalmente connotate da conflitti etnici e religiosi. A fronte di tali crisi che vedono coinvolte ingenti masse di popolazione su cui si scatenano le violenze delle fazioni in lotta, la comunità internazionale ha legittimato l'intervento di forze armate straniere in operazioni di peacekeeping cui ha partecipato e partecipa anche l'Italia.

Una fondamentale caratteristica che ha contraddistinto tali operazioni, pur nella loro specificità e atipicità, differenziandole nettamente da quelle di tipo "convenzionale" è stata quella di operare all'interno della popolazione civile e in continua interazione con essa per il mantenimento della pace. Inoltre per le caratteristiche particolari degli scenari in cui le forze armate devono operare, connotati da identità culturali diverse fra di loro e profondamente diverse da quelle dei peacekeepers, questi necessitano di strumenti nuovi anche di tipo culturale per lo svolgimento dei compiti loro assegnati.

Risultato di una ricerca affidata all'autore da parte del Centro Militare di Studi Strategici, il volume intende tracciare un approccio essenzialmente antropologico alle problematiche e alle tematiche che emergono nello svolgere operazioni militari di peacekeeping in contatto con popolazioni appartenenti a culture diverse.

Il filo conduttore è la percezione della diversità culturale che può aiutare ad analizzare il conflitto etnico nella sua specificità storica e nelle sue valenze culturali e nello stesso tempo può fornire al peacekeeper uno strumento per una più corretta definizione degli obiettivi e per un mirato orientamento delle sue azioni rivolte al raggiungimento e al mantenimento della pace.

Inoltre, la definizione di un approccio alla diversità culturale suggerisce alcune tematiche e problematiche di tipo antropologico da prendere in considerazione nella formazione e nell'addestramento del peacekeeper.

Il Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS) è l'organismo che gestisce, nell'ambito e per conto del Ministero della Difesa, la ricerca su temi di carattere strategico. Fondato nel 1987 con Decreto del Ministero della Difesa, il CeMiSS svolge la propria opera avvalendosi di esperti civili e militari, italiani e stranieri.

Alberto Antoniotto , docente di Antropologia culturale all'Università di Torino, ha svolto lezioni e tenuto incontri presso l'ISMI e la Scuola di Applicazione Militare. Studioso di problemi di contatto e mutamento culturale ha condotto studi e ricerche antropologiche in Africa, particolarmente in Somalia, dove ha anche lavorato come esperto del Ministero Affari Esteri e dell'UNHCR. Ultimamente è stato visiting scholar alla University of California - San Diego, dove ha lavorato su temi del conflitto etnico e degli interventi di pace presso l'Institute on Global Conflict and Cooperation.



Introduzione
(Un nuovo scenario internazionale; L'ingerenza "umanitaria"; L'impiego della forza militare; I nuovi compiti delle forze armate nelle operazioni di peacekeeping)
Il peacekeeping a fronte del conflitto etnico
(La necessità di una interpretazione del conflitto; Una lettura antropologica del conflitto)
Il conflitto etnico
(Le cause; La gestione del conflitto etnico e l'azione del peacekeeper)
Etnicità e conflitto etnico
(L'approccio primordialista; L'approccio strumentale; L'approccio costruttivo; L'esplosione della violenza etnica; Le paure per il futuro; Il peacekeeper come mediatore; Il peacekeeper vis-à-vis con la popolazione; La precarietà della situazione; Il problema dei profughi)
L'interazione con la popolazione
(Necessità di una concettualizzazione del problema; L'approccio dinamico; Il training tra teoria e pratica; L'incontro con culture diverse e la formazione del peacekeeper; Tecniche di formazione transculturale; Antropologia e formazione militare)

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