Durante il triennio giacobino italiano (1796-1799), che inizia con la discesa del giovane generale Napoleone in Italia, nascono in gran parte del paese le Repubbliche giacobine. All'interno di questo periodo, nel febbraio del 1798, le truppe francesi guidate dal generale Berthier occupano Roma e vi instaurano la Repubblica; fra il luglio e l'agosto del 1798 e nei mesi di maggio-settembre 1799 il Dipartimento del Circeo, confinante con il Regno di Napoli, viene interessato da una delle più importanti insorgenze che si verificarono nel territorio della Repubblica romana, per vastità, pericolosità e per durata.

Il libro si propone di esaminare questa insorgenza, che non è stata mai compiutamente studiata, in tutti i suoi differenti aspetti. Nella prima parte il volume descrive e analizza gli aspetti geografici, sociali ed economici dell'area nella quale si sviluppa l'insorgenza. Successivamente viene compiuta una puntuale ricostruzione delle fasi principali e degli avvenimenti sia dell'insorgenza del 1798 che del periodo che va da maggio 1799 sino alla definitiva caduta della Repubblica nel settembre 1799.

La seconda parte è dedicata ai protagonisti. Una approfondita ricerca, basata su documentazione inedita, costituita da fonti centrali e locali, ha consentito di individuare un alto numero di insorgenti e di condurre su di loro una analisi sociale del tutto innovativa nel panorama degli studi esistenti in Italia. L'insorgenza viene quindi smontata e rimontata sviscerandone tutti gli aspetti, soprattutto quelli legati alla mentalità degli uomini che materialmente vi parteciparono. Con questa analisi vengono a cadere i tradizionali stereotipi che contrappongono meccanicamente città-campagna, ricchi borghesi a contadini poveri ed emerge una realtà molto più variegata e complessa come variegato e complesso è il fenomeno dell'insorgenza.

Luca Topi è dottore di Ricerca in Storia (Storia della società europea) e collabora con la cattedra di Storia moderna, nella Facoltà di Scienze Umanistiche, dell'Università di Roma "La Sapienza". Nel corso dei suoi studi si è occupato di Roma alla fine del '700 e agli inizi dell'800 in quello che la storiografia chiama periodo repubblicano e napoleonico. In tale ambito ha studiato la repressione dei giacobini romani e l'attività della polizia napoleonica.