Il volume offre il quadro esplicativo di una vicenda - quella relativa alla cittadinanza italiana - rare volte analizzata dal punto di vista della critica sociologica. Dal Codice Civile del 1865 ai nostri giorni, il punto di vista storico si colloca nella più generale cornice concettuale facente riferimento alla weberiana Sociologia del diritto.

Così, la vicenda della cittadinanza nell'Italia unita viene letta attraverso il costante confronto tra "professionisti del diritto", gelosi custodi della regola aurea del ius sanguinis , e movimenti sociali - degli emigrati, delle donne, in ultimo degli immigrati -, il cui obiettivo è prefigurare un diritto di cittadinanza più legato a concrete istanze che non a teoriche astrazioni.

Si tratta di un testo analitico e critico, la cui aporetica conclusione induce a riflessioni ulteriori circa l'effettiva congruità del diritto italiano di cittadinanza rispetto ai grandi processi socio-politici in corso, dall'unificazione europea all'immigrazione extra-comunitaria, che certamente apporteranno grandi trasformazioni nelle norme che regolano la civile convivenza nella società contemporanea.

Luca Bussotti , dottore di ricerca in Sociologia dello sviluppo, è stato per due anni docente di Sociologia dello sviluppo presso l'Università "E. Mondlane" di Maputo (Mozambico) ed attualmente è docente di Formazione e politica delle risorse umane presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università di Pisa. Redattore della rivista Confronto - Riflessioni di modelli di sviluppo (Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali, Roma-Pisa), dove ha pubblicato numerosi articoli, è autore del libro Kanimambo. Ritratto del Mozambico fra cronaca sociale e quotidianità (L'Harmattan Italia, Torino 2001) e direttore, presso la stessa casa editrice, della collana "Lusitanica".