Dal primo decennio del Novecento all'avvento del fascismo la formazione politica del pensiero e dell'azione di Pietro Nenni non riveste solo un interesse biografico - per la maturazione di una personalità tra le più incisive della nostra storia recente - ma illumina uno spaccato delle scelte e degli ambienti che confluirono nel rinnovamento delle culture politiche emerse nel primo dopoguerra.

La partecipazione alle lotte agrarie in Romagna, l'esperienza dei conflitti bracciantili e mezzadrili, te tradizioni democratiche e antimilitariste ravvivate dalla guerra di Libia, il sovversivismo educato alla lettura di Sorel e nutrito del rifiuto degli equilibri giolittiani, l'interventismo democratico e l'esperienza della trincea, la crisi personale del dopoguerra nel constatato esaurimento del partito repubblicano di fronte all'urgenza dei conflitti sociali, l'avvicinamento ai socialisti nel distacco dalle posizioni riformiste e nella precoce critica all'"inconsistenza ideologica e pratica" delle posizioni massimaliste, l'avvicinamento a Rosselli dopo l'insuccesso della protesta aventiniana, la fondazione da <

Franca Biondi Nalis (Catania, 1947) è assistente ordinaria alla cattedra di Storia delle dottrine politiche della Facoltà di scienze politiche di Catania. Ha già pubblicato un saggio sui primi anni di militanza politica di Nonni nel Psi, Pietro Nenni dal dopoguerra all'esperienza de "Il Quarto Stato", in <

Da anni si occupa dell'utopismo nel XIX secolo. Ha curato un'edizione critica del Catechismo politico economico sociale di P. Calvi, Guaraldi, Firenze, 1977, ed un'antologia di scritti di E. Cabet, Condizione operaia condizione della donna, Pellicano, Catania, 1981. Attualmente sta proseguendo una ricerca su E. Cabet ed il movimento icariano.