La battaglia per il «diritto al soccorso» intrapresa dai movimenti democratici impegnati nella conquista dei comuni disegna i nuovi contorni della trama assistenziale nell'Italia di fine secolo. t proprio negli anni fra l'800 e il '900 che comincia ad incrinarsi quello spirito caritativo e paternalistico che aveva fino ad allora caratterizzato la gestione e l'organizzazione della beneficenza. Sia le classi dirigenti moderate che le forze di opposizione si trovano di fronte ad una nuova realtà che, per l'accelerarsi delle trasformazioni economiche, porta alla ribalta nuovi gruppi e bisogni sociali. Proprio nella risposta a queste inedite necessità va individuata la «modernità» di una politica assistenziale che sostituisce - pur non cancellandola completamente - l'antica prassi caritativa, gestita in gran parte dalla Chiesa. li «banco di prova» scelto dalla presente ricerca per rintracciare i primi segnali del welfare state è la Romagna: una zona che, per la spiccata tensione alla mobilitazione ideologica e per la ricchezza dei fermenti sociali racchiusi all'interno della varietà del suo territorio, si rivela un «laboratorio sperimentalista» capace di trovare originali soluzioni per le nuove e antiche povertà.

Anna Tonelli partecipa alle attività di ricerca promosse dal Dipartimento di discipline storiche dell'Università di Bologna e dall'Istituto di storia dell'Università di Urbino. Dopo aver intrapreso i primi studi presso l'ateneo di Bologna, ha conseguito a Urbino il Dottorato di ricerca in «Storia dei partiti e dei movimenti politici». Si occupa prevalentemente dei temi legati alla storia della sanità, sui quali ha realizzato contributi apparsi in alcune riviste storiche italiane e il volume L'Inchiesta sanitaria del 1899 (Angeli, 1987).