Alle soglie del terzo millennio, Milano vive ancora una volta una profonda trasformazione della propria identità - economica, imprenditoriale, sociale e istituzionale. A 150 anni dalla sua affermazione quale motore dell'industrializzazione italiana, l'area milanese si gioca il proprio futuro nell'assunzione di una funzione di leadership economica della macro-regione euromediterranea. Per raggiungere questo obiettivo, Milano deve saper rapidamente valorizzare le proprie eccellenze, consolidando la sua vocazione di "distretto dei servizi avanzati" dell'Europa meridionale e di punto di connessione funzionale tra l'Occidente latino e l'Oriente slavo, tra l'Europa fredda e il Mediterraneo.

Con questa consapevolezza, Milano si è posta alla rincorsa del proprio futuro, ritrovando l'orgoglio e l'energia per essere laboratorio di nuovi modelli di governo e di sviluppo, frontiera dell'innovazione come della collaborazione tra istituzioni e soggetti privati, riprendendo così il proprio ruolo di guida del Paese. Descritta e commentata da cento esponenti dell'economia, della politica e della cultura - da D'Antoni a Romiti, dal Cardinal Martini a Berlusconi, da Albertini a Mondadori - questa Milano colta a metà del guado, mostra le proprie speranze ma lascia anche emergere i propri timori e i tanti nodi ancora da sciogliere.

Realizzata per dar voce ai protagonisti, improntata da un grande realismo e da una forte fiducia nelle risorse strategiche di cui Milano dispone - il pluralismo, la creatività, la voglia di fare - l'analisi che si delinea in questo volume diviene uno strumento prezioso per amministratori pubblici, imprenditori e studiosi interessati o coinvolti in questa nuova "Rinascita ambrosiana".