Uno strumento di gestione del patrimonio culturale: il caso dei siti UNESCO

Titolo Rivista ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO
Autori/Curatori Sibilio Parri Barbara
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2011/2 Lingua Italiano
Numero pagine 27 P. 307-333 Dimensione file 2058 KB
DOI 10.3280/ED2011-002006
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I siti inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale posti sotto la tutela dell’UNESCO sono caratterizzati dalla presenza di un ricco patrimonio culturale immerso in un ambiente naturale e/o in localizzazioni urbane di alta qualità. In ognuno di essi gli operatori sono impegnati nella progettazione, prima, e nella realizzazione, poi, di un processo di valorizzazione, processo particolarmente complesso per più motivi. Per affrontare questa complessità e superare le difficoltà che ne derivano può risultare efficace l’attivazione di un processo di pianificazione, programmazione e controllo. In questa direzione si è mosso il nostro Paese - ma non solo - rendendo obbligatorio, con la legge 77 del 20 febbraio 2006, la redazione del Piano di Gestione il cui obiettivo primario è quello di "garantire l’identificazione, la tutela, la conservazione, la valorizzazione e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio". In sostanza, il Piano di gestione è proposto come uno strumento di governo politico ed economico nel medio-lungo termine del sito, strumento che può agevolare e guidare l’ideazione, la progettazione, l’attuazione e il controllo di progetti di tutela e valorizzazione del patrimonio. Il suo impiego si è tradotto prevalentemente nella programmazione di iniziative culturali di tutela e conservazione affiancate da azioni di valorizzazione, per lo più a breve termine, con un apprezzabile impatto economico sul territorio. La sensazione che si ricava dall’osservazione della realtà è che ancora manca la capacità e la sensibilità di utilizzare il Piano di gestione in modo adeguato: non è stata formulata una pianificazione che coniughi nel lungo termine le tante dimensioni interessate e non è compresa la sua natura di meccanismo operativo. Sembra che la sua redazione sia effettuata soprattutto per adempiere ad un obbligo normativo.;

Sibilio Parri Barbara, Uno strumento di gestione del patrimonio culturale: il caso dei siti UNESCO in "ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO " 2/2011, pp 307-333, DOI: 10.3280/ED2011-002006