Journal title INDUSTRIA & DISTRIBUZIONE
Author/s Elena Lo Presti
Publishing Year 1 Issue 2002/1
Language Italian Pages 9 P. File size 137 KB
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Il sistema pensionistico disegnato dalla riforma Dini del 1995 prevedeva, accanto ad un graduale processo di riallineamento delle aliquote contributive, anche un organico sviluppo della previdenza complementare. Il fondo pensione "Famiglia" è un fondo chiuso destinato alle casalinghe italiane, ma, accessibile pure a soggetti che svolgono - senza vincolo di subordinazione - lavori non retribuiti in relazione a responsabilità familiari. L’aspetto più innovativo di tale iniziativa concerne la sua atipica modalità contributiva: oltre ai versamenti effettuati dall’iscritto, la posizione previdenziale del singolo può essere incrementata anche dai "punti" che si accumulano a suo favore acquistando determinati prodotti o servizi. Un ragguardevole pool di aziende italiane, oltre a rilevanti gruppi internazionali hanno aderito con entusiasmo a tale iniziativa e, lungi dal regalare gadgets o elaborare complesse politiche di "vendita sottocosto" che attualmente risultano essere addirittura illegittime, hanno trasformato gli sconti in contributi previdenziali da conferire automaticamente sulle singole posizioni pensionistiche mediante un’apposita tessera magnetica. L’uso di carte commerciali diventa allora determinante per l’acquirente che vuole beneficiare dei "contributi a punti", tuttavia tale utilizzo si rivela estremamente proficuo anche per industria e distribuzione perché vengono monitorati i comportamenti e le caratteristiche del consumatore per elaborare idonee strategie di mercato, ma, soprattutto si sviluppano interessanti partnership commerciali e si consolida l’incondizionata store- e brand-loyalty dell’utenza
Elena Lo Presti, L'impatto strategico dei contributi a punti sulle politiche promozionali delle imprese industriali e commerciali in "INDUSTRIA & DISTRIBUZIONE" 1/2002, pp , DOI: