Civilisation, laicité, liberté.

Valeria Ferrari

Civilisation, laicité, liberté.

Francesco Saverio Salfi fra Illuminismo e Risorgimento

Presenza immancabile nei circoli culturali più esclusivi di Napoli, affiliato alla massoneria fin dagli anni giovanili, Salfi (1759-1832) fu protagonista tra i più vivaci del giornalismo democratico cisalpino ed esponente di punta del teatro patriottico e, nel 1799, fu nominato honoris causa segretario del governo provvisorio della Repubblica Napoletana. La sua vasta produzione letteraria mostra un intellettuale instancabilmente impegnato nella battaglia per la conquista di irrinunciabili diritti civili e politici e per la creazione di un’Italia libera e democratica.

Edizione a stampa

28,00

Pagine: 228

ISBN: 9788856810332

Edizione: 1a edizione 2009

Codice editore: 303.37

Disponibilità: Discreta

L'impegno politico ebbe inizio per Francesco Saverio Salfi (Cosenza 1759 - Passy 1832) alcuni anni prima dello scoppio della Rivoluzione in Francia, allorché, stimolato dall'incontro con la cultura illuminista, egli mosse i primi passi nei luoghi-simbolo dell'intellettualità cosentina inserendosi a pieno titolo nel dibattito aperto da alcuni anni dai riformatori meridionali circa le eccessive ingerenze della Chiesa nella sfera secolare. Trasferitosi a Napoli nel 1785 e divenuto ben presto una presenza immancabile nei circoli culturali più esclusivi, rimase coinvolto nelle indagini avviate dalla polizia borbonica in seguito alla scoperta della congiura giacobina del 1794. Costretto alla fuga, divenne in seguito protagonista tra i più vivaci del giornalismo democratico cisalpino ed esponente di punta del teatro patriottico e, nel 1799, fu nominato segretario del governo provvisorio della Repubblica Napoletana.
Fermamente convinto dell'indispensabilità dell'educazione popolare, conditio sine qua non per un progressivo incivilimento della società e unico mezzo attraverso il quale il popolo potesse acquisire una piena coscienza dei propri diritti, Salfi propugnò sempre, con coerenza e convinzione, l'avvento - in un'Italia finalmente unificata - di un governo costituzionale fondato sulla sovranità popolare.
Dall'excursus della vasta produzione letteraria accumulata da Salfi lungo tutto l'arco della sua vita, emerge dunque la figura di un intellettuale che, nel suo lucido pragmatismo, rimase del tutto estraneo a ogni forma di riflusso moderato e instancabilmente impegnato nella battaglia per la conquista di irrinunciabili diritti civili e politici e per la creazione di un'Italia libera e democratica.

Valeria Ferrari è ricercatrice di Storia delle istituzioni politiche presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Roma "La Sapienza". È autrice di vari saggi sul personale dell'amministrazione periferica nel Mezzogiorno nel Decennio francese e nei primi anni della Restaurazione, sulla dominazione napoleonica nelle Calabrie e sul costituzionalismo meridionale tra XVIII e XIX secolo.



Introduzione
Tra riforme e rivoluzione
(Gli anni della formazione; Il terremoto calabrese del 1783; Gli scritti illuministici; La diffusione delle logge massoniche nel regno; L'apporto repressivo borbonico; L'approdo giacobino e la fuga da Napoli)
Dalla nascita della Repubblica al crollo dell'Impero
(A Genova e a Pavia; Al servizio della Repubblica; Tra finzione e realtà; Segretario della Repubblica Napoletana; Dopo Marengo; Il tramonto del sogno repubblicano; Da Beautharnis a Murat)
L'esilio parigino (1815-1832)
(Tra letteratura e politica; Le ripercussioni della rivoluzione napoletana del 1820; Stato unitario o federale? Il dibattito in seno all'emigrazione politica italiana; Negli ambienti cospirativi parigini; L'ultima rivoluzione)
Appendice
Indice dei nomi.

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