Il ministero Saracco

Emilio Falco

Il ministero Saracco

Un governo liberalconservatore dalla crisi di fine Ottocento all'età giolittiana

Il volume presenta l’azione del governo Saracco, ignorato dalla storiografia italiana, che lo ha sempre considerato un governo di transizione tra la crisi di fine Ottocento e l’età giolittana. Il testo analizza le direttive politiche del ministero Saracco e dei suoi principali esponenti, e presenta le strategie politico-parlamentari adottate dai leader più autorevoli del periodo.

Edizione a stampa

25,00

Pagine: 240

ISBN: 9788846489487

Edizione: 1a edizione 2007

Codice editore: 303.25

Disponibilità: Discreta

Dopo che il governo Pelloux si era dimesso poiché le elezioni politiche del giugno 1900 avevano dimostrato che il paese era contrario ai suoi provvedimenti che tendevano a limitare le libertà statutarie, Giuseppe Saracco costituì un governo che aveva la finalità di favorire la fattiva ripresa dell'attività parlamentare.
L'attività politica del suo ministero è stata ignorata dalla storiografia italiana che lo ha sempre considerato un governo di transizione tra la crisi di fine Ottocento e l'età giolittana e durante il suo esecutivo ha preferito focalizzare la sua attenzione sull'azione politica di Giolitti e Sonnino che sembravano i più autorevoli aspiranti alla successione dell'anziano notabile piemontese. Tuttavia Saracco, pur non avendo una solida maggioranza parlamentare, aveva il sostegno del re, del Senato e di una parte dei deputati ed elaborò un programma politico che avrebbe potuto essere appoggiato dalla classe politica liberale.
Il suo ministero costituiva, pertanto, una valida soluzione politica; non a caso riuscì a sopravvivere alla crisi provocata dall'attentato a Umberto I ed evitò, dopo la morte del re, quell'involuzione reazionaria della vita politica italiana che molti conservatori ancora auspicavano. È sembrato, pertanto, opportuno analizzare le direttive politiche del ministero Saracco e l'azione politica dei suoi principali esponenti tra cui soprattutto il ministro del Tesoro Rubini; ciò ha consentito di evidenziare, come attesta lo spoglio dei giornali dell'epoca, che le dimissioni di Rubini presentate per l'opposizione dei deputati e di diversi ministri ai suoi provvedimenti finanziari furono la causa della crisi dell'esecutivo. Il dibattito parlamentare sullo sciopero generale a Genova provocato dallo scioglimento della locale Camera del Lavoro, perciò, sancì soltanto la caduta di un esecutivo già in crisi.

Emilio Falco insegna Storia del Risorgimento presso il Dipartimento di Studi Politici della Facoltà di Scienze Politiche dell'università di Roma "La Sapienza". Fra i suoi lavori Mario Mariani Roma, 1978; Armando Borghi e gli anarchici italiani, Urbino, 1992; Salvatore Barzilai, Roma 1992; I figli di David e l'Unità d'Italia: Leone Carpi e Luigi Luzzatti, Roma, 2003.



Abbreviazioni
Introduzione
Dalla crisi del governo Pelloux alla costituzione del ministero Saracco
(Dal 3 aprile alle elezioni politiche; Dall'apertura della legislatura alla costituzione del governo Saracco)
L'attività del governo e le strategie politiche dei leader parlamentari durante le vacanze della Camera
(Dalla chiusura della Camera all'ascesa al trono di Vittorio Emanuele III; I pretendenti alla successione; Manovre di leader e attività politica dell'esecutivo)
Dalla riapertura della Camera alla caduta dell'esecutivo
(Impasse politico-parlamentare e crisi del governo; Battaglia parlamentare e caduta dell'esecutivo)
Epilogo.

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