LIBRI DI CARLA FACCHINI

La ricerca ha estratto dal catalogo 45 titoli

Carla Facchini

Impegnarsi per gli altri

Valori e vissuto dei volontari Auser in Lombardia

Con i suoi 64.000 soci, Auser Lombardia è uno dei contesti di volontariato più rilevanti per la popolazione anziana, per la pluralità della attività svolte che comprendono sia attività di aiuto alla persona, volontariato civico, socializzazione e promozione sociale, sia alcune università popolari. Questa ricerca si è focalizzata sui volontari Auser cercando di coglierne caratteristiche, motivazioni, attività concretamente svolte e valutazioni, facendo emergere il quadro complessivo di questa ricca realtà.

cod. 1370.57

Carla Facchini, Magali Fia

Direttrici e i Direttori di Dipartimento in un’università in transizione

STUDI ORGANIZZATIVI

Fascicolo: 2 / 2021

L’università pubblica italiana è stata coinvolta nel 2010, con la legge n. 240, in un processo di riforma ispirato al New Public Management che, tra i suoi aspetti rilevanti, ha visto un mutamento della governance, ovvero degli assetti decisionali di Ateneo e di Dipartimento. Obiettivo del presente lavoro è quello di rilevare le percezioni dei Direttori di dipartimento sugli assetti decisionali nei Dipartimenti nel post-riforma e le valutazioni che dei Direttori sul proprio ruolo, prestando inoltre attenzione alla presenza di eventuali differenze di genere. Come suggerito dalla letteratura, le percezioni dei soggetti coinvolti sono meglio in grado di dare conto, rispetto alle regole formali scritte, delle relazioni di potere che caratterizzano gli as-setti di governance. In particolare, oltre alle percezioni complessive sui mutati as-setti decisionali, ci interessa verificare se vi siano anche differenze di genere per quanto riguarda la percezione della governance nei Dipartimenti e la percezione del proprio ruolo a seconda che a dirigere i il Dipartimento sia un uomo o una don-na. A tal fine si utilizzeranno i dati di una ricerca nazionale effettuata nel 2015 in-viando un questionario a tutti i Direttori di dipartimento delle università italiane. In generale gli assetti decisionali nel post-riforma non sembrano implementare, alme-no per i Dipartimenti, un modello puro di New Public Management, dato che la verticalizzazione appare contenuta e che consistenti sono i bilanciamenti al potere del Direttore negli assetti decisionali. Per quanto riguarda le differenze di genere, esse risultano contenute per quanto riguarda le percezioni di Direttori e Direttrici sull’influenza delle diverse figure accademiche nella governance. Questo apre ad un’interpretazione più in linea con l’esistenza di una pluralità di modelli di gover-nance sia tra gli uomini che tra le donne rispetto ad un’idea di stili di governo ‘ma-schili’ e ‘femminili’. Infine, contrariamente a quanto rilevato per i modelli di go-vernance, vi sono differenze di genere abbastanza significative nelle valutazioni dei Direttori e delle Direttrici sul proprio ruolo e sulla rappresentanza del Diparti-mento negli organi di Ateneo. Rispetto ai loro colleghi, infatti, le donne tendono ad essere più autocritiche su entrambi gli aspetti. Questa risultanza appare in linea con il c.d. self-assessment bias, ovvero alla minor propensione femminile a riconoscere - e quindi valorizzare- il proprio ruolo -e conseguentemente, le proprie capacità e competenze. Questo potrebbe ripercuotersi negativamente sul proprio contesto la-vorativo e, in particolare, sulla capacità non solo di contrattare migliori condizioni retributive, ma anche di accedere alle posizioni apicali, accentuando, così, lo spe-cifico svantaggio femminile determinato in primo luogo dalla necessità di concilia-re ruoli professionali e ruoli familiari, ma anche, in non pochi casi, dallo stesso as-setto decisionale in cui si trovano ad operare.

Antonella Sapio

Famiglie, reti familiari e cohousing.

Verso nuovi stili del vivere, del convivere e dell'abitare

A partire dalle recenti trasformazioni della famiglia, il volume propone un’originale riflessione sulle forme familiari contemporanee. Si sofferma in particolare su forme concrete di organizzazione della vita socio-affettiva, in grado di fornire risposte alle domande sociali emergenti. Si rivolge così non solo ad esperti, ma a chiunque sia interessato a migliorare la propria qualità di vita socio-relazionale.

cod. 1420.1.115

Through the analysis of the Istat Multipurpose Survey data 2012-2013, this paper investigates how the differences in gender, social position, and family composition affect the elderly population with respect to certain specific diseases and to loss of self-sufficiency. A multivariate analysis reveals that women and the less educated parts of the population are subject to higher risk of chronic diseases and to loss of self-sufficiency. The risk of loneliness is particularly high in the women, especially in the extremely old ones, even in case of longterm care requirements. Thus social and healthcare policies sustaining the elder parts of the population with respect to long term care have a crucial role not only for the poorest segments of the society but especially for the women.

Maria Lucia Piga

Dinamiche della partecipazione.

Politiche sociali e attivazione di cittadinanza

Realizzata mediante interviste qualitative a 100 testimoni privilegiati di 12 diverse Regioni o Province Autonome italiane, la ricerca delinea le mutevoli dinamiche della partecipazione e i possibili nuovi modi di intenderla in relazione alle politiche e alle pratiche dei diversi attori, ponendo in luce l’azione, le potenzialità e le competenze dei professionisti.

cod. 524.20

Giuseppe A. Micheli

Quella gran confusione mentale.

Alzheimer: il caso dei "giovani anziani" fragili

Il volume analizza alcuni dei nodi irrisolti che le Young Onset Dementias vivono al culmine della parabola della loro malattia. Solo strategie che conservino la dignità dei “giovani anziani fragili” coltivandone il benessere sensoriale possono aiutare a fronteggiare le demenze. Il testo illustra poi un terreno di recente attenzione, quello della progettazione di spazi verdi terapeutici condivisi, in cui tutti i cittadini, fragili e non, siano “coproduttori di salute”.

cod. 524.19

Mara Tognetti Bordogna

Voglio fare l'assistente sociale.

Formazione e occupazione dei laureati in Servizio sociale in tempi di crisi e discontinuità

La ricerca si focalizza sull’inserimento nel mercato del lavoro dei laureati in Servizio Sociale in Italia. Ne emerge una situazione di insicurezza lavorativa; un quadro che richiede una riflessione approfondita non più solo sugli sbocchi occupazionali dei laureati in Servizio Sociale, ma su tutta la filiera formativa e di accreditamento della figura professionale di assistente sociale.

cod. 1130.322

Marco Ingrosso

La salute per tutti.

Un'indagine sulle origini della sociologia della salute in Italia

I risultati di una ricerca sulla nascita della riflessione sociologica sulla salute in Italia. L’indagine si concentra sul periodo che va dall’inizio degli anni ’70 ai primi anni ’90, anni in cui prende corpo l’obiettivo della Salute per tutti entro l’anno 2000 (WHO, 1977) e, successivamente, quello di coinvolgere ciascuno nella Promozione del benessere personale e collettivo (WHO, 1986). Obiettivi che, tuttavia, cominciano progressivamente a essere messi in discussione dall’avvento delle politiche neoliberiste nei paesi occidentali.

cod. 1370.48

Consiglio Scientifico della Sezione AIS "Studi di Genere"

Sotto la lente del Genere.

La Sociologia Italiana si racconta

Attraverso le testimonianze delle Sezioni che compongono l’AIS-Associazione Italiana di Sociologia, il volume intende ripercorrere un tratto della storia del pensiero sociologico italiano utilizzando il genere come chiave di lettura.

cod. 590.2.2

Margherita Sabrina Perra, Elisabetta Ruspini

Trasformazioni del lavoro nella contemporaneità.

Gli uomini nei lavori "non maschili"

L’ingresso degli uomini nelle professioni non considerate tradizionalmente maschili pone importanti interrogativi rispetto all’identità, alle relazioni tra i generi e alle rappresentazioni sociali che riguardano la mascolinità e la femminilità, in particolare per quanto concerne la divisione sessuale del lavoro. Il volume fornisce una ricostruzione dello stato della ricerca sul tema degli uomini che svolgono professioni considerate “femminili”, identificandone le principali linee teoriche e metodologiche.

cod. 590.2.1

Francesco Lazzari

Servizio sociale trifocale.

Le azioni e gli attori delle nuove politiche sociali

Il sistema degli interventi sociali, con attenzione ai temi della soggettività particolare, dell’autodeterminazione, della titolarità e assunzione di iniziativa, della concertazione, della pianificazione territoriale... In particolare il testo prende in considerazione il possibile nuovo rapporto, trifocale per il servizio sociale, intessuto tra la persona, il contesto di relazioni comunitarie che implica il territorio, il sistema dei servizi in un contesto di significativi e radicali cambiamenti istituzionali.

cod. 613.2.8

Lavinia Bifulco, Carla Facchini

Partecipazione sociale e competenze.

Il ruolo delle professioni nei Piani di Zona

I Piani di Zona previsti dalla 328/2000 hanno l’obiettivo di coinvolgere nella programmazione e nell’implementazione delle politiche i diversi soggetti sociali presenti sul territorio. Scopo del volume è affrontare il ruolo specifico svolto a tal fine dalle competenze degli operatori e degli altri attori, dando voce a chi è implicato nell’elaborazione e realizzazione dei Piani di Zona.

cod. 524.17

Ivo Colozzi

Dal vecchio al nuovo welfare.

Percorsi di una morfogenesi

Il contributo del comitato scientifico della Sezione Politica sociale dell’Associazione Italiana di Sociologia al dibattito sul rinnovamento del welfare state italiano, con particolare riferimento all’ambito dei servizi e degli interventi sociali territoriali.

cod. 1534.2.36

Carla Facchini

Mutamento sociale, mutamento dei servizi, competenze degli operatori e nuove sfide per l’università

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE

Fascicolo: 4 / 2012

I profondi mutamenti in atto nella domanda sociale e nell’assetto dei servizi comportano una duplice sfida per il sistema universitario. Una prima sfida deriva dal ruolo crescente che hanno, per le professioni sociali formate dall’università, funzioni conoscitive, programmatorie, gestionali, organizzative e valutative. Per fornire le competenze necessarie a queste funzioni, l’università deve non solo ripensare la sua offerta formativa nelle lauree di base e in quelle specialistiche, ma anche proporre una adeguata formazione continua. La seconda sfida coinvolge l’università come sede centrale di ricerca scientifica: se vuole essere soggetto di attivazione sociale, l’università deve essere in grado di promuovere sistematicamente analisi e riflessioni sui mutamenti in atto sia nella domanda sociale e nell’assetto organizzativo dei servizi e delle politiche pubbliche, sia sulle stesse professioni sociali e sul rapporto tra competenze fornite e competenze richieste dal mercato del lavoro.

Ambrosianeum Fondazione Culturale, Rosangela Lodigiani

Milano 2012.

Le generazioni che verranno sono già qui

Il Rapporto Ambrosianeum 2012 esplora la reale portata del cambiamento demografico nella città di Milano e si interroga su quali politiche occorrano per governarlo con lungimiranza, per il bene della collettività e dei cittadini di tutte le età.

cod. 1260.85

Barbara Da Roit, Carla Facchini

Anziani e badanti.

Le differenti condizioni di chi è accudito e di chi accudisce

Il volume analizza il fenomeno delle badanti, con l’obiettivo di cogliere i modi con cui si strutturano non solo i percorsi migratori a seconda del paese di origine e delle caratteristiche individuali delle intervistate (ben 650, occupate nelle diverse province della Lombardia), ma anche i rapporti tra le condizioni di vita e di lavoro delle badanti e le caratteristiche delle persone anziane assistite e delle loro famiglie.

cod. 524.13

Giuliana Carabelli, Carla Facchini

Il modello lombardo di welfare.

Continuità, riassestamenti, prospettive

Il volume, rivolto non solo a studiosi di politiche sociali, ma a decisori politici, responsabili dei servizi e professionisti del sociale, analizza la legge regionale lombarda n. 3/2008, che disciplina in modo organico i servizi sociali, unitariamente con i servizi socio-sanitari, in un’ottica di reciproca integrazione. L’analisi permette di ricostruire il modello lombardo di welfare nei suoi elementi costitutivi e nel suo contesto, e di interrogarsi sulla sua evoluzione, anche alla luce della prima fase di attuazione della legge.

cod. 524.14