Educazione e politiche della bellezza - Open Access

Direzione: Francesca Antonacci, Monica Guerra, Emanuela Mancino e Maria Grazia Riva
Comitato scientifico: Jurij Alschitz, European Association for Theatre Culture, Minnesota (USA), Maresa Bertolo, Politecnico di Milano, Cheryl Charles, Children & Nature Network, Berlin (Deutschland), Mariagrazia Contini, Università di Bologna, César Donizetti Pereira Leite, Universidade Estadual de São Paulo (Brasil), Maurizio Fabbri, Università di Bologna, Marcello Ghilardi, Università di Padova, Ana Lucia Goulart de Faria, Universidade Estadual de Campinas (Brasil), Elena Luciano, Università di Parma, Susanna Mantovani, Università di Milano-Bicocca, Paolo Mottana, Università di Milano-Bicocca, Marisa Musaio, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Silvia Nogueira Chaves, Universidade Federal do Pará (Brasil), Lola Ottolini, Politecnico di Milano, Chiara Panciroli, Università di Bologna, Pier Giuseppe Rossi, Università di Macerata, Michela Schenetti, Università di Bologna, María Ainoa Zabalza-Cerdeiriña, Universidad de Vigo (España), Franca Zuccoli, Università di Milano-Bicocca.

L’educazione è espressione di una sensibilità politica capace di trasformare il mondo a partire dalle sue molteplici possibilità. La bellezza è intesa come apertura di responsabilità, non solo teoretica ma soprattutto espressiva, di quelle parti che fuori o dentro al soggetto ancora possono nascere o mutare, producendo cambiamento, senza incorrere in pretese di gradevolezza, compiutezza o modellizzazione.
Al fine di intercettare e promuovere pensieri e pratiche che testimoniano l'interdipendenza delle dimensioni etica ed estetica, la collana accoglie studi e ricerche che esplorano le questioni e gli eventi educativi come espressioni di quella vitalità creativa e poietica capace di far affiorare nel mondo le connessioni tra i singoli, le comunità e i contesti.
Educazione e politiche della bellezza percorre itinerari metodologici, ermeneutici e teorico-filosofici lungo i quali il pensiero e la prassi possano essere sempre più capaci di progettarsi e progettare trasformazioni sensibili come orizzonti dell’educare.
La collana si rivolge a studenti, educatori, insegnanti, formatori, studiosi, professionisti della relazione e a quanti vivano e intendano proporre, per sé e per gli altri, la bellezza come forma vivente dell’apprendimento.

Tutti i volumi pubblicati sono sottoposti a referaggio in doppio cieco.
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Collana Peer Reviewed

La ricerca ha estratto dal catalogo 40 titoli

Francesca Antonacci, Monica Guerra

Dietro le quinte

Pratiche e teorie tra educazione e teatro

Il volume attraversa la relazione tra le forme del teatro e quelle dell’educazione grazie al contributo di molteplici sguardi disciplinari, dalla pedagogia alla didattica, dalla sociologia alle scienze dell’organizzazione, dalla musica alla linguistica.

cod. 449.1

Francesca Antonacci, Massimo Della Misericordia

Il cielo e i violenti.

Simboli del sacro e dell'iniziazione

Il volume studia, con un approccio pluridisciplinare, filologico ed ermeneutico, i linguaggi simbolici, educativi e performativi delle relazioni tra sacro e violenza. Esplora inoltre le figure sociali e pedagogiche (maestro, profeta, guru, sacerdote, guerriero, samurai) e le istituzioni formative dove sacro e violenza sono al centro del progetto di trasformazione dell’uomo, mostrando le tensioni e le interazioni negli ambiti religiosi e marziali.

cod. 449.5

Francesca Antonacci, Giulia Schiavone

Poetiche del gioco

Innesti ludici nei contesti educativi e scolastici

Il volume presenta studi ed esperienze intorno alla relazione tra gioco, educazione e scuola. Nel testo le esperienze e metodologie ludiche nascono dalle pratiche di autori che sono educatori, insegnanti, pedagogisti e, al contempo, game designer, giocatori, performer e artisti, e sono state realizzate per la formazione di figure professionali in ambito educativo, formativo e didattico, oppure per destinatari in enti o servizi socio-educativi.

cod. 449.21

Francesca Antonacci, Elisa Rossoni

Intrecci d'infanzia

Se l’infanzia è la stagione più prossima all’essere, ogni figura educativa dovrebbe ripensare in profondità i propri obiettivi, per orientare pensiero e azione e garantire all’infanzia un intreccio di ambivalenti possibilità, per custodirne ma anche condividerne, ogni giorno, il mistero.

cod. 449.4

Francesca Antonacci

Puer ludens

Poetica e politica del gioco

Il gioco non è solo uno strumento per facilitare la memorizzazione, per svagarsi dopo un lavoro, per riempire spazi tra un’occupazione e l’altra, ma può essere molto di più: un modo di essere, un grande «simbolo del mondo», una qualità del vivere comune. Nel testo emerge il legame tra la dimensione ludica e una stagione poetica della vita che non si esaurisce nell’infanzia... Il libro traghetta il gioco da una dimensione poetica a una politica, proponendo un’utopia concreta, dove il gioco diviene un progetto di speranza, sempre vibrante di cominciamento, sogno e rivoluzione.

cod. 449.31

Franca Zuccoli

Didattica dell’arte

Riflessioni e percorsi

Sono molti i cambiamenti storici e culturali che hanno direttamente influenzato l’opera di educatori, maestri o operatori nei contesti propri dell’educazione formale, informale, della scuola e dei patrimoni culturali, materiali e immateriali. Questo libro ne propone un excursus volto a riflettere nello specifico su una didattica artistica che si rivolge ai bambini dalle scuole dell’infanzia fino alla scuola primaria.

cod. 449.20

Emanuela Mancino

Trame sottili

Voci diverse per un vestiario sentimentale

Questo testo recupera il senso poetico dei nostri legami con gli indumenti e con la stoffa del mondo. Nei vestiti impariamo a intravedere la possibilità di riconoscerci, di risvegliare la loro e la nostra storia, di ripercorrere quelle trame che ci permettono di parlare il linguaggio delle appartenenze. Questo libro si rivolge a chi voglia provare a sottrarre le cose al loro apparente silenzio, percorrendo nuove dicibilità educative, rivolte alla storia di sé come alla storia di altri.

cod. 10449.2

Emanuela Mancino

Il filo nascosto

Gli abiti come parole del nostro discorso col mondo

Esiste un profondo rapporto fra abito, corpo e memoria. Il testo riannoda, percorrendo il filo nascosto della poetica del quotidiano, i segni linguistici profondi delle cose ad una fenomenologia sensibile e condivisibile dell’abito come pratica dell’abitare e del vestire, di e con valore d’intimità, lo stare al mondo. Apparentemente muti, i tessuti del nostro vestire e svestirci, gli abiti e le abitudini dei nostri pensieri e delle nostre emozioni rivelano, ad un ascolto poetico e narrativo, lo sconfinato valore memoriale, progettuale e relazionale della materialità e dell’immaterialità pedagogica.

cod. 449.22

Daniele Bruzzone, Roberto Diodato

Quale bellezza?

Idee per un’educazione estetica

L’esperienza estetica è la matrice di ogni comprensione del mondo. Sin dalla primissima infanzia l’educazione contribuisce a liberare e raffinare la nostra peculiare sensibilità immaginativa e riflessiva o, al contrario, a disciplinarla secondo modalità precostituite. Questo volume – rivolto a studenti, professionisti e ricercatori del campo – vuole contribuire all’esplorazione di questo nesso essenziale tra estetica e formazione a partire da un tema classico e, nondimeno, problematico: quello della bellezza.

cod. 449.27

Cosimo Di Bari

Cartoon educativi e immaginario infantile

Riflessioni pedagogiche sui testi animati per la prima infanzia

I cartoon sono testi di animazione costruiti appositamente per l’infanzia, spesso definiti “educativi”: ma si tratta di una definizione utilizzata più da chi li produce che dagli esperti che sarebbero deputati a valutarli. Possiamo quindi considerarli realmente “educativi” dal punto di vista pedagogico?

cod. 449.15