Direzione: Alessandra Avanzini, Luciana Bellatalla
Comitato scientifico: Alessandra Avanzini, Luciana Bellatalla, Pino Boero, Cécile Boulaire, Maria da Natividade Pires, Peter Hunt, Mino Milani, Roberto Piumini
La collana si propone come lo snodo di una pluralità di LINEE di ricerca che affrontano, secondo una prospettiva educativa, l’universo dell’infanzia, con particolare attenzione alla dimensione della narratività.
Il termine Narratività identifica quell’insieme di strumenti cognitivi con i quali viene raccontato/spiegato il mondo. Questi strumenti si materializzano in una pluralità di forme (la parola, il suono, il disegno, il movimento ecc.) e costituiscono il substrato essenziale per la costante rielaborazione educativamente fondata degli stessi saperi disciplinari.
Il termine Infanzia, a sua volta, va intesa come una ‘lunga infanzia’. Dilatando, infatti, l’idea di fondo di chi è nella condizione di dover apprendere gli strumenti cognitivi di base, essa viene fatta coincidere con l’età della scolarizzazione, quel lungo periodo, cioè, in cui la scuola costituisce di fatto l’orizzonte primario dell’esistenza dell’individuo.
Infine perché E altro ancora? Perché nella ricerca ci sono le linee (curve, spezzate, miste…), ci sono gli snodi, ma non possono esserci gli steccati.
Su queste premesse nella collana innanzitutto confluiranno riletture critico-educative dei classici della letteratura per l’infanzia (a partire da testi come Peter Pan, Alice, Cuore e Pinocchio).
Verranno inoltre pubblicati saggi tesi a ricostruire e definire i luoghi (a cominciare dalle biblioteche per l’infanzia) e i modelli, che nel corso del tempo hanno caratterizzato la visione dell’infanzia da parte degli adulti.
Al tempo stesso verranno analizzati i modi con cui tradizionalmente gli adulti hanno formalizzato i materiali scolastici per l’infanzia (sussidiari, libri di testo, libri di lettura e manuali in generale).
Inoltre la collana intende sviluppare la propria dimensione di Laboratorio nell’approntare strumenti tesi ad una insegnabilità dei saperi, che non sia giocata sulla semplificazione, ma sulla loro rielaborazione – strutturalmente educativa – rivolta nello specifico al mondo dell’infanzia. In quest’ottica si procederà ad esempio alla messa a punto di progetti didattici (a cominciare da progetti di didattica della lettura) da attuarsi all’interno del sistema scolastico e capaci di offrirsi come materiali di lavoro e di riflessione utili anche ai percorsi per la formazione del docente.
Serie 2 - collana diretta da Alessandra Avanzini
Le storie sono come piccoli oggetti luccicanti; la gazza ladra è attratta da ciò che splende, da ciò che, magari anche solo per un attimo, illumina un angolo di mondo. Le storie hanno un grande potere che rischia di svanire per sempre se nessuno le ascolta. Per fortuna ci sono le gazze ladre capaci di individuarle, impossessarsene e raccoglierle assieme a formare un piccolo tesoro. È così che si crea una raccolta di racconti rubati all’oblio per essere dati a tutti.
La collana LAGAZZALADRA nasce con lo scopo di completare il percorso di ricerca della collana LINEE, aprendosi direttamente alle storie – storie che nascono dalla fantasia o dalla rielaborazione divulgativa del mondo, presente e passato, attorno a noi. I destinatari sono innanzitutto i giovani, dalla prima infanzia all’adolescenza: children and young adults per utilizzare una terminologia sempre più diffusa. Si è preferito tuttavia non rimanere intrappolati nell’idea di dover rigidamente segnalare l’età cui si rivolge il singolo volume, perché quando un racconto è bello lo deve essere per tutti; casomai deve avere quel qualcosa in più per cui riesce ad essere bello anche per un bambino o per un ragazzo. Quello che verrà invece segnalato, discretamente, è la presenza di due percorsi: una linea gialla presenterà le storie… e basta, per così dire; una linea blu presenterà i racconti di divulgazione (biografie, piccole storie di…) dove la dimensione dei saperi si confronta con la centralità dell’elemento narrativo.