Dello scarto e del recupero

Alessandra Augelli

Dello scarto e del recupero

Per una pedagogia della sostenibilità

Mettendo in dialogo differenti linguaggi disciplinari e attingendo al pensiero e all’esperienza di grandi pedagogisti del nostro tempo – Illich, don Milani, Freire, Bertolini –, il testo esplora la “cultura dello scarto” e delinea la prospettiva del recupero: ne emerge la necessità di rivedere la relazione tra soggetto e ambiente, di cogliere le possibilità insite nella divergenza, nell’apertura e nella ricerca di essenzialità, di promuovere forme di recupero che mettano al centro l’equità, l’esercizio della parola, il bene comune.

Edizione a stampa

20,00

Pagine: 150

ISBN: 9788835159117

Edizione: 1a edizione 2023

Codice editore: 359.5

Disponibilità: Buona

Lo scarto è parte di un prodotto da dismettere e, al contempo, espressione di un'umanità marginalizzata. Lo scarto sollecita a stare in prossimità della fine per riscoprire il senso della ciclicità e della trasformazione, passando da una visione lineare e funzionalistica ad una circolare e sistemica. Rappresenta uno squarcio per vedere abitudini e stili di vita in prospettiva differente e operare scelte concrete, per guardare "dal basso" le dinamiche sociali e ripensare la progettualità formativa.
Mettendo in dialogo differenti linguaggi disciplinari e attingendo al pensiero e all'esperienza di grandi pedagogisti del nostro tempo - Illich, don Milani, Freire, Bertolini - il testo esplora la "cultura dello scarto" e delinea la prospettiva del recupero: ne emerge la necessità di rivedere la relazione tra soggetto e ambiente, di cogliere le possibilità insite nella divergenza, nell'apertura e nella ricerca di essenzialità, di promuovere forme di recupero che mettano al centro l'equità, l'esercizio della parola, il bene comune.
Il testo presenta anche alcune case history: ReMida, Progetto Quid, Economia Carceraria, MetodoCaviardage e Made in Carcere sono esempi emblematici di sostenibilità nei contesti educativi e aziendali, dove si valorizza ciò che sembra inutile e apparentemente irrecuperabile.
Scartare significa eliminare, ma anche aprire. Buttar via, respingere ma anche scartocciare. Avendo la possibilità di andare al cuore, all'essenziale. L'educazione non può che partire da lì: dallo scarto per recuperare, dalla fine per ricominciare.

Alessandra Augelli
è docente di Pedagogia sociale e interculturale e di Sviluppo umano integrale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di Piacenza). La sua ricerca si focalizza attorno alle dimensioni relazionali ed emotive nei processi evolutivi, al rapporto tra sviluppo umano integrale e sviluppo sociale, alle forme di disuguaglianza e alla progettualità educativa nei contesti di vulnerabilità. È autrice di diversi saggi, articoli e volumi; tra le sue principali pubblicazioni si ricordano: Il mistero dell'educazione (FrancoAngeli, 2020), In itinere. Per una pedagogia dell'erranza (Pensa MultiMedia, 2009).

Introduzione
La cultura dello scarto: origini, attualità, prospettive
(L'ambiente e le cose: uso, consumo e intenzionalità; Cose e persone: dentro e oltre il funzionalismo; Tra Antropocene e Wasteocene: il "dilemma" del soggetto al centro; Rifiuti: questione da gestire e squarcio attraverso cui guardare)
Scarto, residuo, rifiuto: sfumature di significato e prospettive educative
(Scarto come perdita; Scarto come espressione di eccedenza; Scarto come distanza e divergenza; Scarto come apertura e attenzione all'essenziale; Dal sostantivo al verbo: processualità dello scartare)
Educarsi al "finito": tracce di auto-sostenibilità
(Limite come scomparsa, limite come rinascita; Dalla linearità alla circolarità: il valore della ciclicità; Riscoprirsi creatura per esercitare creatività; Recuperando: il dinamismo dell'energia e le sue forme)
Per una pedagogia del recupero
(Paulo Freire: coscienza e possibilità; Ivan Illich: misura e bene comune; Don Lorenzo Milani: equità e parola; Piero Bertolini: apertura, impegno e bellezza)
Lo scarto diventa possibilità. Dar voce all'esperienza
(Vanessa Cento, Limits are starting points; Eloisa Di Rocco, Sostenibilità è creare (buoni) legami; Oscar La Rosa, Un'economia che non rifiuta; Tina Festa, Accogliersi come scarto, recuperarsi alla vita; Luciana Delle Donne, Una seconda vi(T)a esiste)
Per concludere: esercizi di "postura" ecologica
Bibliografia.

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