Case popolari. Un territorio di relazioni

Piergiacomo Braga

Case popolari. Un territorio di relazioni

Si possono realizzare politiche per la casa di tipo relazionale a partire da un’idea di abitare come processo? Le pratiche e le sperimentazioni avviate negli ultimi anni, in un contesto territoriale ben definito, confermano che questo è possibile e anche auspicabile. Il libro esplora i contorni di un nuovo paradigma di gestione sociale delle case popolari, che appare più adatto a confrontarsi con le trasformazioni sociodemografiche degli abitanti e con la totalità di attori, codici e funzioni che caratterizzano una nuova stagione delle politiche di welfare locale che opera per la prossimità e nella prossimità.

Pagine: 336

ISBN: 9788835165750

Edizione:1a edizione 2024

Codice editore: 1561.114

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Con la prospettiva di osservazione di una organizzazione di welfare abitativo pubblico il volume intende rispondere a un fondamentale quesito: si possono realizzare politiche per la casa di tipo relazionale a partire da un'idea di abitare come processo? Le pratiche e le sperimentazioni avviate negli ultimi anni, in un contesto territoriale ben definito, confermano che questo è possibile e anche auspicabile.
Le case popolari rischiano oggi di essere marginalizzate non solo economicamente ma anche socialmente, per cui è necessario tornare a parlare dei "quartieri" di edilizia residenziale pubblica senza pregiudizi, con l'intento di far emergere, attraverso politiche innovative, tutte le potenzialità di un territorio di relazioni. L'analisi si basa su una doppia accezione di sociale abitativo, che unisce le politiche tradizionali per l'accesso a un alloggio pubblico con un insieme di misure non housing orientate al benessere delle persone e delle comunità di abitanti. Il libro esplora i contorni di un nuovo paradigma di gestione sociale delle case popolari, che appare più adatto a confrontarsi con le trasformazioni sociodemografiche degli abitanti e con la totalità di attori, codici e funzioni che caratterizzano una nuova stagione delle politiche di welfare locale che opera per la prossimità e nella prossimità. E lo fa aiutando il lettore "a vedere il mondo dell'abitare sociale secondo una prospettiva più ricca e meno retorica" (Postfazione di Massimo Bricocoli e Raffaella Saporito).

Piergiacomo Braga
, giornalista e comunicatore pubblico, di formazione e specializzazione sociologica, è responsabile dell'area comunicazione, relazioni con il pubblico e progetti e azioni di sostenibilità sociale dell'Azienda Casa Emilia-Romagna della Città Metropolitana di Bologna. Ha una pluriennale esperienza nel coordinamento e nella promozione di progetti finalizzati a sviluppare e valorizzare le logiche di intervento sociale nel settore dell'edilizia residenziale pubblica. Sul tema dell'abitare pubblico come spazio relazionale ha pubblicato articoli di approfondimento, partecipato a momenti formativi e organizzato seminari e laboratori in collaborazione con soggetti pubblici e di privato sociale.

Maurizio Bergamaschi, Introduzione
Marco Bertuzzi
, Presentazione del volume
Prima parte. C'è del "sociale" nell'edilizia pubblica?
L'evoluzione (incerta) del social housing
(La qualificazione "sociale" dell'edilizia pubblica; Un'edilizia pubblica "residuale"; Programmi integrati "poco sociali"; La centralità della gestione sociale dei servizi abitativi; L'orientamento europeo verso la casa sociale; Il ruolo degli enti gestori di edilizia popolare)
Il "sociale" dell'housing sociale
(Dal social housing all'housing sociale; Le retoriche dell'housing sociale; Un housing "socievole"?; Un abitativo "molto sociale"; Le Aziende Casa tra alloggio e sociale; La mediazione nelle politiche abitative sociali; Chi abita (e abiterà) nelle case popolari?)
Seconda parte. L'ACER Bologna alla prova del "sociale"
Villaggio Gandusio: dalla casa alla comunità
(Un progetto immobiliare "molto" sociale; Mix sociale per un housing "socievole"; Un sistema integrato di interventi; Attori in cerca di comunicazione; L'abitante come risorsa; Le forme della partecipazione; I luoghi dell'abitare; Tra house e home)
Salute, habitat e sviluppo di comunità
(Il programma Microaree nell'edilizia residenziale pubblica; Salute e abitazione: la prevalenza dell'approccio "fisicista"; Oltre gli ambiti di competenza; Contesti abilitanti vs disabilitanti; Potenzialità e limiti del lavoro di microarea)
L'ageing in place nell'edilizia pubblica e sociale
(Tre parole d'ordine: residenzialità, domiciliarità, abitare; Quale domiciliarità?; Un "ponte" tra interno ed esterno: gli spazi interstiziali; L'adattamento dell'ambiente domestico; La gerotechnology; La Rete dell'ageing in place)
Edilizia sociale e servizi per anziani: uno scenario progettuale
(L'innovazione tecnologica: dal Care residence all'abitativo ordinario; Una prospettiva di azione integrata; L'IoT per il "sociale"; L'alfabetizzazione al digitale; Esiti dell'esplorazione dello scenario progettuale)
L'abitare inclusivo in alloggi sociali
(Residenzialità diffusa e fragilità sociale; Misure housing e non housing; La funzione "inclusiva" della mediazione abitativa; Lo sviluppo di partenariati sociali)
Conclusioni. Per una politica relazionale della casa pubblica
(Housing first, but what is second?; Un'alleanza tra attori pubblici e terzo settore abitativo; Gestori ERP "molto sociali"; Un welfare "materiale"; Gli abitanti, una risorsa?; L'abitare pubblico come community care)
Raffaella Saporito
e Massimo Bricocoli, Postfazione
Riferimenti bibliografici

Contributi: Maurizio Bergamaschi, Marco Bertuzzi, Massimo Bricocoli, Raffaella Saporito

Collana: Sociologia del territorio

Argomenti: Sociologia dell'ambiente, del territorio e del turismo

Livello: Studi, ricerche

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