Le potenzialità del turismo religioso nel Mezzogiorno

Titolo Rivista QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO
Autori/Curatori Gabriella Pappadà
Anno di pubblicazione 2020 Fascicolo 2019/109 Lingua Italiano
Numero pagine 13 P. 143-155 Dimensione file 180 KB
DOI 10.3280/QUA2019-109010
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

La capacità del turismo religioso di attrarre sia turisti che pellegrini ha generato una forte crescita negli ultimi decenni. Secondo i dati dell’organizzazione mondiale del Turismo WTO, il turismo religioso rappresenta circa il 30% del turismo globale, muovendo 300 milioni di persone all’anno per una spesa di 18 miliardi di dollari. Nell’accezione moderna, il pellegrino può essere escursionista se visita una località religiosa senza soggiornarvi o turista se associa almeno una notte di soggiorno. Il turismo religioso è considerato un macrosistema in cui far rientrare il turista in sen-so stretto e il pellegrino. Nocifora definisce nel 2010 il turismo religioso come la pratica turistica che ha come meta luoghi che hanno una forte connotazione religiosa ma la cui motiva-zione è eminentemente culturale e/o spirituale, oppure naturalistica, o a carattere etico/ sociale, ma non religiosa in senso stretto. Le mete più famose di turismo religioso sono Pompei, Città del Vaticano e Santiago de Compostela. La via Francigena potrebbe avere un forte sviluppo, come è risultato per il Cammino verso Santiago de Compostela.;

  1. De Lucia C., Fragassi M., Pazienza P., Vecchione V. (2014). Indicazioni di policy per il turismo religioso in provincia di Foggia. Rivista di Scienze del Turismo, 2. -- Testo disponibile al sito: http://www.ledonline.it/Rivista-Scienze-Turismo/.
  2. ENIT (2018). Monitoraggio ENIT: Pasqua e Primavera 2018.
  3. Gallo F.F. (2009). Turismo religioso: Analisi e proposte per la valorizzazione del territorio abruzzese. ARACNE editrice S.r.l.
  4. Greco P. (2013). Terzo Rapporto sul turismo religioso in Abruzzo.
  5. ISNART: “Turismo religioso, ogni anno 5,6 mln di presenze in Italia”. Comunicato Stampa, 2 novembre 2012.
  6. Nocifora E. (2010). Religious tourism and pilgrimages. The example of Rome. Revista de Ocio y Turismo, 3 (Turismo y centros de peregrinaciòn mundial).
  7. Olsen D. H. (2013). A Scalar Comparison of Motivations and Expectations of Experience within the Religious Tourism Market. International Journal of Religious Tourism and Pilgrimage, 1: 40-61.
  8. Rundquist K. (2010). Religious tourism report for Astanetwork.
  9. Shackley M. (2001). Managing Sacred Sites. London and New York: Continuum.
  10. Trono A., a cura di (2012). Via Francigena. Cammini di fede e turismo culturale. Galatina: Mario Congedo editore.
  11. Wall G. (1997). Tourism attractions: Points, lines and areas. Annals of Tourism Research, 24(1): 240-243.

Gabriella Pappadà, Le potenzialità del turismo religioso nel Mezzogiorno in "QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO" 109/2019, pp 143-155, DOI: 10.3280/QUA2019-109010