Titolo Rivista AFFARI SOCIALI INTERNAZIONALI
Autori/Curatori Giovanna Tattolo
Anno di pubblicazione 2002 Fascicolo 2002/2
Lingua Italiano Numero pagine 12 P. Dimensione file 38 KB
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Nell’attuale società, caratterizzata da una forte frammentazione etnica e culturale, l’etnicità si rivela come una realtà simbolica costruita socialmente attraverso la quotidiana interazione tra soggetti portatori di diverse tradizioni culturali e comunicative. Le pratiche materiali, prima fra tutte il nustrirsi, permettono a chi vive un senso di spaesamento da emigrazione, di mantenere o ricreare quel sentimento di appartenenza e di identità etnica che gli permette di ricreare un gruppo solidale; il modo e le circostanze in cui il cibo viene consumato, le occasioni e gli eventi nei quali l’atmosfera di appartenenza etnica si fondono con le ritualità culinarie. Di fronte alla riscoperta dei valori di appartenenza ad un gruppo etnico, si sono sviluppati nelle scienze antropologico-sociali diversi approcci analitici, i principali dei quali sono: l’approccio primordialista (l’identità etnica costituita dalle caratteristiche innate, primordiali dell’uomo) e quello situazionalista o costruttivista (l’identità etnica si costruisce e ricostruisce nell’interazione sociale). Con le abitudini alimentari si stabiliscono le appartenenze a classi sociali differenti, a regioni geografiche, a religioni, a nazioni. Infatti procurarsi, preparare e consumare il cibo è un’attività comune a tutte le civiltà, ma preferenze e possibilità alimentari variano notevolmente da cultura a cultura. Le pratiche alimentari sono il prodotto dell’ambiente socio-culturale, perciò l’antropologia dell’alimentazione studia abitudini, significati e discorsi connessi al cibo in una prospettiva culturale. Inoltre, è compito dell’antropologia alimentare scoprire quale sarà il destino delle cucine locali nei prossimi decenni e chi vincerà la sfida tra l’omologazione dei gusti (prodotta dalla globalizzazione) e le cucine locali.;
Giovanna Tattolo, Integrazione e consumi etnici in "AFFARI SOCIALI INTERNAZIONALI" 2/2002, pp , DOI: