I gruppi Balint: storia e attualità

Titolo Rivista PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE
Autori/Curatori Giancarlo Stoccoro
Anno di pubblicazione 2005 Fascicolo 2005/3
Lingua Italiano Numero pagine 18 P. Dimensione file 153 KB
DOI
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

In tempi di Evidence Based Medicine, la medicina è sempre più caratterizzata da una forte identità tecnica, dove prevalgono l’obiettività e l’oggettivazione e la formazione mira a un aggiornamento costante dei protocolli e delle procedure. Può apparire, a prima vista, del tutto inattuale richiamare l’attenzione su una metodica di lavoro che nelle sue linee generali risale a oltre 50 anni fa e che si occupa degli aspetti intersoggettivi della relazione di cura. Eppure i Gruppi Balint, rivolti non più solo ai medici ma anche a figure diverse per ruolo e formazione, rappresentano forse a tutt’oggi lo strumento più efficace nella prevenzione del burn-out. Essi, infatti, attraverso il lavoro in piccolo gruppo, sotto la conduzione di uno o due conduttori esperti, “aiutano ad aiutare” migliorando le capacità relazionali, sviluppando una “personalità terapeutica” e, nel contempo, consentendo di proteggersi meglio senza compromettere il proprio lavoro. [Parole chiave: formazione psicologica, operatori d'aiuto, gruppi Balint, prevenzione del burn-out, disagio professionale];

Giancarlo Stoccoro, I gruppi Balint: storia e attualità in "PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE" 3/2005, pp , DOI: