Le culture degli operatori nel Consultorio Familiare in relazione alla domanda degli utenti

Titolo Rivista PSICOLOGIA DELLA SALUTE
Autori/Curatori Paola Epifani, Paride Braibanti
Anno di pubblicazione 2014 Fascicolo 2014/2
Lingua Italiano Numero pagine 23 P. 97-119 Dimensione file 258 KB
DOI 10.3280/PDS2014-002007
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

I Consultori Familiari (CF) sono nati in un clima di rinnovamento sociopolitico che ha portato a un ripensamento del trattamento della malattia e lo sviluppo del pensiero sulla salute. I CF offrono un mandato innovativo, centrato sulla promozione della salute della donna e della famiglia. Oggi le trasformazioni culturali intercorse li inducono a ripensare il rapporto tra il servizio e il mandato sociale che motiva la loro esistenza. La ricerca si inscrive entro l’approccio della psicologia critica della salute e origina dall’assunzione secondo la quale il modo in cui un’organizzazione pensa a se stessa abbia un valore pragmatico: contribuisce a produrne la cultura e ne orienta le azioni, dunque il proprio futuro. L’obiettivo dello studio è di esplorare le culture degli operatori del CF, rispetto alle rappresentazioni dell’utenza e le domande di salute che questa porta, allo scopo di renderle visibili per chi le ha prodotte e usufruibili nelle occasioni di sviluppo. Alla ricerca-intervento hanno partecipato 15 operatori di CF di Roma. Lo studio ha utilizzato una metodologia di ricerca qualitativa mediante analisi del testo e lo strumento del focus group. L’analisi delle corrispondenze con T-Lab ha fornito una descrizione dei repertori locali dei partecipanti, mostrando che l’aderenza al territorio dei CF consente loro di individuare le evoluzioni culturali nelle domande dell’utenza. Ciò implica l’opportunità di promuovere spazi di confronto focalizzati sulla relazione operatori-utenti, capaci di produrre trasformazioni utili per il servizio e le persone che vi si rivolgono.;

Keywords:Socio-costruttivismo, psicologia critica della salute, ricerca qualitativa, cultura, salute della donna e della famiglia, consultori familiari.

  1. Alheit P. e Bergamini S. (1996). Storie di vita [Life stories]. Milano: Guerini.
  2. Armati A. (2007). Storia dei consultori familiari e normativa di riferimento [History of Family Planning Clinics and their legislation]. In: L. Castelli e P. Pintus, a cura di, Manuale operativo del Consultorio Familiare. Milano: Franco Angeli, pp. 115-134.
  3. Ascone G.B., Mauro C., Misticoni Consorti L., Palazzi A. e Cristallo M.R. (2010). Organizzazione e Attività dei Consultori Familiari Pubblici in Italia Anno 2008 [Organization and Activities of Public Family Planning Clinics in Italy Year 2008]. Ministero della Salute. Retrived from: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1406_allegato.pdf
  4. Austin J.L. (1962). How to do things with words. Oxford: Oxford University Press (trad. it.: Quando dire è fare. Torino: Ed. Marietti, 1974).
  5. Braibanti P., a cura di (2004). Pensare la salute: Orizzonti e nodi critici della Psicologia della Salute [Thinking about health: Horizons and critical issues in health psychology]. Milano: Franco Angeli.
  6. Brunod M. e Olivetti Manoukian F. (2008). La ricerca-azione nelle organizzazioni in una prospettiva psicosociologica [Action research in organizations from a psychosociological perspective]. In: F.P. Colucci, M. Colombo e L. Montali, a cura di, La ricerca-intervento. Bologna: Il Mulino, pp. 147-172.
  7. Canguilhem G. (1966). Le normal et le pathologique [The normal and the pathological]. Paris: PUF (trad. it.: Il normale e il patologico. Torino: Einaudi, 1998).
  8. Colucci F.P. (1998). Limiti e potenzialità della Teoria di Moscovici sulle rappresentazioni sociali. [Limits and potentialities of Moscovici’s Theory of social representations]. Giornale Italiano di Psicologia, 25 (4): pp. 847-844. DOI: 10.1421/22
  9. Colucci F.P., Colombo M. e Montali L. (2008). La ricerca-intervento [Intervention research]. Bologna: Il Mulino.
  10. Corrao S. (2000). Il focus group [Focus group]. Milano: Franco Angeli.
  11. Davies B. and Harré R. (1990). Positioning: The Discursive Production of Selves. Journal of the Theory of Social Behaviour, 20: 43-65. DOI: 10.1111/j.1468-5914.1990.tb00174.
  12. Flick U. (2004). Qualitative research as social transformation. In: M. Murray, editor, Critical Health Psychology. New York: Palgrave MacMillan, pp. 137-154.
  13. Flick U. and Foster J. (2008). Social representations. In: C. Willig and W. Stainton-Rogers, editors, Handbook of qualitative research in psychology. London: Sage, pp. 195-214.
  14. Francescato D., Lazar V. e Prezza M. (1978). Consultori familiari: un’indagine esplorativa sui bisogni e le aspettative di gruppi di utenti [Family plannig clinics: an exploratory survey of the needs and expectations of client groups]. In: G. Ghio, a cura di, I consultori familiari: problematica sempre aperta. Bologna: Patron, pp. 269-284.
  15. Grandolfo M. (1996). I Consultori Familiari: Evoluzione storica e prospettive per la loro riqualificazione [Family planning clinics: Historcal evolution and prospectives for their requalification]. In: U. Montemagno, a cura di, Il Ginecologo Italiano, Vademecum. Milano: Hippocrates Edizioni Medico-Scientifiche, pp. 463-477. Retrived from: http://www.epicentro.iss.it/problemi/consultori/ consultori2.pdf
  16. Grandolfo M. (2009). Modelli della salute e modelli di welfare [Models of health and models of welfare].Retrived from: http://consultoriaslbat.blogspot.com/2009/01/modelli-di-salute-e-modelli-diwelfare.html
  17. Harré R. (2006). Positioning Theory. Paper presented at the Positioning Theory Workshop, Institute of Conflict Analysis and Resolution, George Mason University, March 25.
  18. Harré R. and Gillett G. (1994). The Discoursive Mind. London: Sage
  19. Moscovici S. (1981). On Social Representations. In: G. Forgas, editor, Social Cognition: Perspectives on Everyday Understanding. New York: Academic Press, pp. 181-210.
  20. Murray M., editor (2004). Critical Health Psychology. New York: Palgrave Macmillan.
  21. Telfener U. (2002). Dalla terapia familiare alla sistemica [From family therapy to systems theory]. Connessioni, 10: 35-54.
  22. Venuleo C. (2013). I modelli di valutazione di un servizio URP espressi dall’utenza di un’Azienda Sanitaria Locale. Un caso studio [The users’ models of evaluating one National Health Service Public-Relations Department. A case study]. Psicologia della Salute, 3: 29-46. DOI: 10.3280/PDS2013-003002VygotskyL.S.(1978).MindinSociety.Cambridge,MA:MITPress
  23. Willig C. (2008). Introducing Qualitative Research in Psychology: adventures in theory and method. 2nd edn. Maidenhead: McGare Hill/Open University Press.

Paola Epifani, Paride Braibanti, Le culture degli operatori nel Consultorio Familiare in relazione alla domanda degli utenti in "PSICOLOGIA DELLA SALUTE" 2/2014, pp 97-119, DOI: 10.3280/PDS2014-002007