Titolo Rivista INTERAZIONI
Autori/Curatori Anna Maria Nicolò
Anno di pubblicazione 2015 Fascicolo 2015/1
Lingua Italiano Numero pagine 10 P. 33-42 Dimensione file 55 KB
DOI 10.3280/INT2015-001004
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Con l’aiuto di una baby observation e di un esempio clinico tratto da una consultazione diagnostica, l’autrice discute l’esistenza di livelli differenti dell’inconscio coesistenti ed interagenti. Non sempre questi livelli trovano la possibilità di accedere ad una rappresentazione, ma continueranno a funzionare lo stesso orientandoci e determinando le nostre scelte. Possiamo ipotizzare che accanto ad un inconscio individuale esiste anche un inconscio interpersonale che ci permette di vedere la famiglia come un organismo fantasmatico, multi-dimensionale. Nella famiglia, al livello più primitivo, la differenziazione tra stati somatici e stati psichici sparisce come la differenziazione tra sé e l’altro (Nicolò, 1988). In queste dimensioni può accadere che un membro risponda con uno stato somatico o con un agito allo stato psichico o al sogno di un altro o viceversa. Nella famiglia, possiamo osservare i funzionamenti dell’unità gruppale che si organizzano in legami che, pur essendo co-costruiti dai membri della famiglia, diventano capaci di condizionare coloro che li producono. L’ipotesi è che aspetti scissi, dissociati, o rigettati da un soggetto possano malgrado tutto, persistendo sui livelli più primitivi e non verbalizzati, contribuire a determinare il funzionamento della famiglia organizzando i legami che ciascuno co-costruisce con l’altro nel corso del tempo. La natura del legame è perciò quella di un elemento nuovo nella relazione, comunemente collocato nello sfondo come lo scenario del palcoscenico che generalmente (tranne che in condizioni patologiche) non domina la scena, mentre la trama si svolge attraverso la recita degli attori.;
Keywords:Luoghi dell’inconscio, inconscio interpersonale, inconscio individuale, funzionamento dell’unità gruppale.
Anna Maria Nicolò, Dov’è collocato l’inconscio? Riflessioni sui legami nelle famiglie e nelle coppie in "INTERAZIONI" 1/2015, pp 33-42, DOI: 10.3280/INT2015-001004