Titolo Rivista PSICOTERAPIA PSICOANALITICA
Autori/Curatori Tecla Cappellucci
Anno di pubblicazione 2022 Fascicolo 2022/2
Lingua Italiano Numero pagine 12 P. 163-174 Dimensione file 160 KB
DOI 10.3280/PSP2022-002011
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L’articolo illustra come la capacità sublimatoria sia stata una con-quista avvicinata dalla paziente nel corso del lavoro terapeutico. La spina dorsale che attraversa lo scritto mette in relazione il processo di soggettivazione e integrazione verso cui la paziente si è avviata con l’investimento libidico riattivato, dalla funzione "legante" e vitalizzante; e ancora mette in relazione la raggiunta capacità di rappresentare e di simbolizzare della paziente con l’accesso ai movimenti sublimatori. Contestualmente all’investimento libidico riavviato nel corso del processo terapeutico e di una maggiore possibilità sublimatoria, anche la creatività artistica trova nella paziente più piena realizzazione. Il processo di significazione insito nella sublimazione le permetterà infat-ti di rintracciare, di connessione in connessione, il "senso" nella propria produzione artistica. Fotografie finalmente libidicamente investite che hanno dunque acquistato forza evocativa, diventando significative, vive e emozionanti. L’articolo cerca, inoltre, di affrontare l’interrogativo rispetto a come il concetto di sublimazione nelle attuali patologie si possa dire ancora contemporaneo e utile. Il raffronto è tra la Kultur dell’epoca di Freud, che riconosceva nei processi sublimatori ciò che permetteva all’individuo di vivere nella civiltà, e gli scenari odierni in cui la tendenza è alla scarica pulsionale, in cui l’impulso non è né rimosso, né trasformato ma piuttosto volto al godimento.;
Keywords:sublimazione, soggettivazione, clinica del negativo, creatività, simbolizzazione, investimento libidico.
Tecla Cappellucci, La sublimazione, conquista del percorso terapeutico in "PSICOTERAPIA PSICOANALITICA" 2/2022, pp 163-174, DOI: 10.3280/PSP2022-002011