Durante la Guerra Fredda, gli interessi nazionali degli Stati Uniti coincidevano sostanzialmente con quelli dei Paesi alleati, e quindi tutti condividevano, più o meno scientemente, gli stessi interessi. Negli ultimi tempi ampio è stato il dibattito nei partners circa la rinazionalizzazione delle difese ed il recupero di una autonoma visione di politica estera, accreditata anche dal rafforzarsi di una identità europea potenzialmente in contrapposizione con i disegni americani. Buona ultima, l'Italia ha cominciato a porsi i medesimi problemi, trovandosi però spiazzata dall'assenza di dimestichezza con il concetto di interesse nazionale. Bandito per lungo periodo dal dibattito politico, quest'ultimo ha mancato alla sua funzione di guida dell'azione di politica estera, che si è rivelata più di una volta il mero riflesso della confusa politica interna. In questo lavoro si è cercato di definire l'esistenza e l'eventuale contenuto dell'interesse nazionale italiano, indagando se si possa parlare di reale interesse nazionale o se esso sia pienamente assorbito da quello generale (ONU), da quello dell'alleato maggiore o dei partners europei. Pertanto si è voluto formulare un approccio del tutto originale, proponendo un paradigma logico applicabile in qualsiasi situazione, interpretando e scindendo le componenti metastoriche da quelle storiche. Sottoposto a verifica per quanto riguarda gli Stati Uniti, di cui vengono valutate le ultime politiche di sicurezza ed il loro influsso sulla dottrina Nato (e da quest'ultima sulla dottrina italiana), si è cercato di proporre un modello italiano applicabile alla attuale realtà di transizione al fine di rendere più nitida la visione di un nostro futuro ruolo all'interno della comunità internazionale.

Il Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS) è l'organismo che gestisce, nell'ambito e per conto del Ministero della Difesa, la ricerca su temi di carattere strategico. Fondato nel 1987 con Decreto del Ministro della Difesa, il CeMiSS svolge la propria opera avvalendosi di esperti civili e militari, italiani ed esteri.

Angelo L. Pirocchi, (Milano, 1969), già ricercatore del CeMiSS, lavora attualmente presso l'Università Cattolica e collabora con l'ISPI di Milano. Ha pubblicato: I problemi attuali del Peace-Keeping e l'approccio italiano, Milano, 1995 e, con A. Molinari, La transizione delle Istituzioni militari nei Paesi dell'Europa Centro-orientale, ISPI, Milano, 1996.

Michele Brunelli, (Brescia, 1967), junior researcher presso il Gruppo di studio su Armi e disarmo dell'Università Cattolica di Milano. Si occupa principalmente delle problematiche inerenti alla sicurezza internazionale ed al trasferimento di armamenti per le aree del Medio Oriente e dell'ex Unione Sovietica. Ha pubblicato, per la collana del GSAD, Lo scenario politico-militare ed economico nell'area del Golfo agli inizi degli anni Novanta.