Carlo De Carli 1910-1999

A cura di: Roberto Rizzi

Carlo De Carli 1910-1999

Lo spazio primario

Il libro vuol essere un nuovo contributo per portare a conoscenza del più vasto pubblico la figura di Carlo De Carli: un pensiero, un’opera e un atteggiamento verso il progetto che possono essere proficui per l’architettura e per il suo insegnamento oggi.

Printed Edition

42.00

Pages: 320

ISBN: 9788891727923

Edition: 1a edizione 2016

Publisher code: 1098.2.35

Availability: Discreta

Il volume è la sintesi delle iniziative per le celebrazioni del centenario della nascita di Carlo De Carli, condotte con il patrocinio di tutte le Scuole di Architettura italiane e sostenute dal Politecnico di Milano, dalla Scuola di Architettura Civile, da quella di Architettura e Società, e dai Dipartimenti di area, oltre che dalla Triennale di Milano e dal Consorzio artigiano La Permanente Mobili di Cantù.
Mostre, convegni e seminari si sono tenuti a Milano (Scuola di Architettura Civile e Triennale), al PAN di Napoli e alla Casa dell'Architettura di Roma, con la partecipazione di architetti, storici e studiosi di diverse discipline, i cui interventi sono stati ripresi e approfonditi nei saggi che compaiono in questo volume.
Nella stessa occasione si è riordinato e inventariato il materiale d'archivio, conservato presso gli Archivi Storici del Politecnico di Milano, e si è compiuta una campagna fotografica sui maggiori edifici progettati da De Carli; una iniziativa parallela ha riguardato i suoi arredi, approfonditi anche attraverso la ricostruzione al vero di alcuni esemplari e una specifica campagna fotografica.
Il libro vuol essere un nuovo contributo per portare a conoscenza del più vasto pubblico la figura di De Carli: un pensiero, un'opera e un atteggiamento verso il progetto che possono essere proficui per l'architettura e per il suo insegnamento oggi.
Il volume prosegue la serie promossa dalla Presidenza della Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano.

Carlo De Carli, nato a Milano nel 1910, è uno dei protagonisti dell'architettura moderna, del disegno industriale italiano e del loro insegnamento. La sua precoce e libera ricerca formale muove da un'originale concezione dei rapporti di continuità fra Architettura e Natura per giungere alla pregnanza dell'idea di "spazio primario" come spazio di apertura dei rapporti umani e come fondamento genetico di ogni opera architettonica alle diverse scale. Questa linea di pensiero si concretizza in alcune fra le più straordinarie architetture realizzate a Milano dal dopoguerra alla fine degli anni Sessanta, come l'edificio per uffici e abitazioni in via dei Giardini 7 (1947-1949) e il sottostante Teatro Sant'Erasmo (1951-1953), la Chiesa di Sant'Ildefonso (1954-1959), la vera e propria "cittadella cristiana" di Cimiano (1952-1965), e in altre opere di carattere particolare, come la Foresteria di Monteponi in Sardegna (1950), il Ricovero per anziani a Negrar (1955-1962), l'Aula per il Consiglio d'Europa all'Expo di Bruxelles (1958) e il progetto di una Casa per anziani a Soresina (1964-1972). Ad esse si aggiungono quegli arredi, di perfetta misura e materia, che hanno scandito il suo impegno per la riqualificazione del mobile italiano: blocco scrivania alla Mostra dell'arredamento per ufficio (1940, VII Triennale), sedia 683 premio Compasso d'Oro (1954, produzione Cassina), poltroncina Balestra gran premio XI Triennale (1957, produzione Tecno), serie di mobili Firenze e sedia in pressofusione di alluminio (1965, produzione Sormani), poltrone con struttura in tondino d'acciaio (1969, produzione Cinova) e vari altri arredi legati alla sua attività promozionale dei centri artigiani di produzione mobiliera. È responsabile, con Zanuso e Fontana, della X Triennale di Milano (1954) dedicata al rapporto fra le arti e al disegno industriale, e della successiva XI Triennale (1957). Docente ordinario di Architettura degli Interni, Arredamento e Decorazione, è stato preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano dal 1965 al 1968, dove ha insegnato fino al 1986. Fra i suoi scritti più importanti, Continuità ("Domus", 194, 1944), Dall'addobbo all'estetica industriale (1963), gli editoriali del giornale "il mobile italiano" (1957-1960) e della rivista "Interni" (1967-1971), Architettura. Spazio Primario (Hoepli, 1982) e Creatività. Riflessioni sull'architettura e documenti di lavoro (1990).

Angelo Torricelli, Forma e "liturgia" dell'abitare nell'opera di De Carli
Gianni Ottolini,
Architettura praticata come speranza del vivere
I dipinti di Carlo De Carli
Antonio Monestiroli, La scuola di De Carli
Giancarlo Consonni,
"Una cultura che esige molto". Colloquio immaginario con De Carli sul rinnovamento della Facoltà di Architettura di Milano
Elio Franzini,
Fenomenologia e architettura a Milano
Simona Chiodo,
La fondazione filosofica della nozione di "spazio primario"
Federico Bucci,
"L'Uno è privo di forma": un percorso sulle fonti dello "spazio primario"
Cecilia De Carli,
La promozione dell'unità delle arti alla X Triennale di Milano
Elena Demartini,
"La Triennale è di tutti, amici e avversari". L'impegno di De Carli nelle Triennali, 1940-1973
Stefano Topuntoli,
Architetture di Carlo De Carli oggi
Augusto Rossari, Riflessioni sulle chiese di De Carli
Mauro Galantino,
La Chiesa di Sant'Ildefonso
Marco Lucchini,
Sardegna: architettura in paesaggi discontinui
Giampiero Bosoni,
Progetti e pensieri 1939-1949: per una "profezia" dell'architettura tra disegno del mobile e interni
Lola Ottolini,
Gli allestimenti di De Carli
Roberto Rizzi,
I mobili di un maestro italiano del design
Gli arredi di Carlo De Carli
Apparati
Biografia
Bibliografia
Regesto delle opere.

Contributors: Gianpiero Bosoni, Federico Bucci, Simona Chiodo, Giancarlo Consonni, Cecilia De Carli, Elena Demartini, Elio Franzini, Mauro Galantino, Marco Lucchini, Antonio Monestiroli, Lola Ottolini, Gianni Ottolini, Augusto Rossari, Angelo Torricelli

Serie: Nuova Serie di Architettura

Subjects: Architecture: Theories and History - Architectural and Urban Design

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