La recente ripresa dei concetti di comunità e di relazioni comunitarie ha travalicato gli ambiti disciplinari ed ha attraversato non pochi campi scientifico-culturali, sino ad entrare nei linguaggi dei media e della politica. della ripresa, quindi, ritorna alla sociologia con nuovi significati e nuove richieste di spiegazioni. Nel discorso sociologico si tratta, così, di tematizzare le sopravvivenza comunitarie, nelle loro continue riproposizioni, nell'odierna società differenziata, sempre più coinvolta in processi di globalizzazione.

Ciò può essere tentato con un ritorno ai «classici», non solo per un utilizzo appropriato di categorie centrali nel pensiero sociologico, ma per un tentativo di lettura attuale del tessuto sociale, visto nella sua complessità e ricchezza di dimensioni. Nel testo vengono, innanzitutto, evidenziate le potenzialità analitiche della 'coppia' Gemeinschaft/Gesellschaft che interpretazioni rituali di Tónnies hanno sottovalutato. Pari attenzione è data, poi, alla derivazione della solidarietà organica dalla solidarietà meccanica e all'incistamento di spezzoni di quest'ultima nella modernità come visto da Durkheim, il cui invito a prestare attenzione alle continue trasformazioni del sociale per troppo tempo è rimasto disatteso.

Senza prescindere da altri riferimenti e contributi sociologici, nella società odierna, caratterizzata da una natura processuale ed incamminata verso ulteriori differenziazioni interne, emergerebbero 'attraversamenti' da parte di reticoli sociali 'caldi', ma non per questo incapaci di molteplici e diversificate funzioni, vitalità ed effervescenza soggette a cedimenti, ma anche a "carsiche" riapparizioni.

Lungo questa direzione analitica acquista una particolare intelligibilità tanto l'innovazione tecnologica, che trova nelle reti sociali canali privilegiati per la propria diffusione, quanto le performances sinora presentate dai 'sistemi economici localizzati'.