La cultura del progetto di architettura è attualmente segnata da una condizione di crisi: all'emergere di un vivace dibattito sostenuto dagli opposti schieramenti di scuole e tendenze, fa riscontro la caduta d'interesse per una riflessione teorica, in grado di evidenziare il quadro dei profondi mutamenti in atto, le implicazioni pluridisciplinari, l'affermarsi di processi culturali innovativi, che incidono fortemente sulla trasformazione della cultura del progetto.

Prendendo atto delle debolezze dell'attuale dibattito, questo testo si riallaccia al clima di fervore intellettuale caratterizzato dalla tensione ideologica e dell'impegno scientifico, propri degli anni '60 e '70. Nodi problematici quali la questione della tecnica, il progetto dell'ambiente, i mutamenti nel campo delle tecnologie di processo e di progetto in architettura, vengono affrontati da angolazioni disciplinari diverse, attraverso la proposta di nuove chiavi interpretativi.

Ne risulta un ampio spettro di tematiche che delineano uno scenario ricco, ma necessariamente frammentato, riflesso ineludibile del processo di riconfigurazione della cultura del progetto ancora in corso di evoluzione e che oggi richiede un ulteriore impegno per saldare ricerca teorica e sperimentazione operativa.

Virginia Gangemí, architetto, è professore ordinario di Tecnologia dell'architettura presso la Facoltà di architettura dell'Università di Napoli Federico II, direttore del Centro studi per l'edilizia delle Facoltà di architettura, ingegneria ed economia e commercio (Cesun) e coordinatore del Dottorato di ricerca in Tecnologia dell'architettura dell'Università di Napoli. E' responsabile scientifico di numerosi progetti di ricerca d'interesse nazionale ed ha pubblicato saggi ed articoli che riguardano le problematiche del recupero, delle tecnologie appropriata e della cultura del progetto.