La crescente globalizzazione dell'economia e l'intensificarsi dei rapporti tra aree geografiche, un tempo tra loro assai lontane, grazie allo sviluppo delle tecnologie di comunicazione, stanno determinando il parallelo ampliamento delle aree di confronto e discussione scientifica.

Se l'integrazione a livello europeo può ritenersi abbastanza avanzata, anche se subordinata al concomitante processo di integrazione economica, ancora sporadiche sembrano le iniziative rivolte all'area mediterranea. In quest'ambito, in effetti si pongono problemi di confronto e di dialogo del tutto inediti, in ragione delle marcate differenze interne, culturali, economiche, sociali, che caratterizzano i paesi che vi sono compresi.

La necessità di un confronto è tuttavia riconosciuta nel mondo della ricerca scientifica, non solo perché il peso demografico e culturale del bacino del Mediterraneo e l'intensificarsi dei rapporti di entrambe le parti, settentrionale e meridionale, con il resto del mondo, impongono la costruzione di linguaggi e l'individuazione di temi di interesse comune, ma anche perché l'incontro tra culture così diverse sembra capace di far emergere spunti fertili per la revisione dei paradigmi scientifici e delle prospettive di ricerca dominanti il mondo occidentale.

In particolare per quanto attiene gli aspetti valutativi riferibili alla dimensione ecologica dello sviluppo locale, i contributi raccolti nel volume affrontano in questa prospettiva alcune questioni cruciali: problemi di scalarità alla luce delle accentuate tensioni tra sviluppo locale e globale; problemi di rapporto tra urbano e rurale da un lato in relazione ai processi in atto nelle frange urbane dei paesi europei e del sud del Mediterraneo e dall'altro, più in generale, tra mondo industrializzato e mondo rurale; problemi di conflitto radicale su valori, obiettivi ed interessi che mettono in discussione approcci valutativi di matrice economica o orientati alla composizione e mediazione tra posizioni divergenti; problemi di tensione tra istanze di sviluppo e tutela ambientale in ragione delle forti diseguaglianze nel tipo, nella quantità e nelle prospettive di utilizzo delle risorse tra paesi caratterizzati da differenti livelli di benessere economico, con conseguente difficoltà di definizione dei trade-offs accettabili e di applicazione dei criteri redistributivi classici; problemi di incertezza e di instabilità dei processi economico-sociali per la difficile definizione, a priori, di alternative da sottoporre a comparazione nel corso della valutazione.

Giovanni Maciocco , laureato in Ingegneria e Architettura, è professore ordinario di Pianificazione Territoriale nell'Università di Cagliari. Ha insegnato presso l'Università di Pisa e Bari. Tra le sue opere più significative: I luoghi della città (con F. Clemente), Tema, Cagliari, 1990; Le dimensioni ambientali della pianificazione urbana , Angeli, Milano, 1991; La città, la mente, il piano , Angeli, Milano, 1994, La città in ombra , Angeli, Milano, 1996; Territorio, sito, architettura (con altri autori), Lybra, Milano, 1995; La città possibile (con S. Tagliagambe), Dedalo, Bari, 1997.

Giampaolo Marchi è professore incaricato di Estimo e di Politiche urbane e territoriali presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari. La sua ricerca è orientata all'analisi delle interazioni tra i valori economico ambientali e i processi di pianificazione territoriale e urbana. È autore di numerosi contributi, tra cui il più recente è il saggio Analisi dei valori immobiliari , University Press Cuec, Cagliari, 1999.