Diritto penale del lavoro

Tullio Padovani

Diritto penale del lavoro

Profili generali

Edizione a stampa

50,00

Pagine: 320

ISBN: 9788820466305

Edizione: 4a edizione 1994

Codice editore: 300.11

Disponibilità: Fuori catalogo

La prima edizione di quest'opera - pubblicata nel 1976 - ebbe la sorte di vedere la luce nella fase in cui il diritto penale del lavoro, da "provincia dimenticata" del nostro ordinamento, si è trasformata in campo oggetto di vivace attenzione da parte della dottrina e della giurisprudenza. La seconda edizione si propone quindi il "punto" dell'evoluzione compiuta, anche alla luce della legge 24.11.1981, n. 689.

E' tuttavia mantenuto l'impianto originario del volume, che si propone l'analisi dei problemi generali suscitati dall'applicazione delle singole disposizioni incriminatrici: il tema dei soggetti responsabili; i rapporti tra, legge penale "comune" e legge penale "speciale" (con particolare riferimento al settore antiinfortunistico); i meccanismi sanzionatori e la struttura degli illeciti.

Il costante riferimento ai dati normativi e ai principi costituzionali consente solo in parte di prospettare una sistemazione lineare e coerente dei profili generali del diritto penale del lavoro: la sua formazione alluvionale, il caotico sovrapporsi in esso di disposizioni svincolate da una visione ispiratrice unitaria, costituiscono talvolta un limite invalicabile per ogni opera di ricostruzione razionale della materia. Le insufficienze, le sperequazioni, le antinomie così emergenti rappresentano allora un pressante stimolo a sondare e valutare i termini di una possibile riforma, lungamente attesa e solo in minima parte realizzata dai più recenti interventi legislativi.

Tullio Padovani (Udine, 1944) è professore straordinario di diritto penale nell'Università di Pisa. Già allievo del Collegio giuridico della Scuola Normale Superiore, ha studiato presso lo Juristisches Seminar dell'Università di Heidelberg e di Túbingen. E' autore di due altre monografie ("Le ipotesi speciali di concorso nel reato", 1973, e "L'utopia punitiva", 1981), oltre che di numerosi saggi e note, molti dei quali dedicati al diritto penale del lavoro. Dirige la rivista "La legislazione penale".

Prefazione alla seconda edizione
1. Introduzione
1. Il diritto penale del lavoro come diritto penale complementare. il problema di una nozione unitaria sotto il profilo degli interessi protetti
2. La « specialità » del diritto penale del lavoro
3. Il metodo di indagine
2. I soggetti
1. Introduzione: il problema dei soggetti nel diritto penale del lavoro
2. Il quadro normativo dei soggetti
a. Le tecniche di individuazione dei soggetti: l'alternanza « datore di lavoro » da un lato e « rappresentante », « dirigente », « incaricato », « preposto » dall'altro
b. L'individuazione dei soggetti in forma impersonale: suo carattere problematico
3. L'individuazione dei soggetti penalmente responsabili nel caso di datore di lavoro persona giuridica o ente non personificato
a. Premessa
b. Soluzioni dottrinarie e giurisprudenziali fondate sul riferimento al titolare del potere di rappresentanza. Critica
e. L'individuazione del « datore di lavoro » secondo criteri funzionari. Critica
d. La teoria bifasica dell'imputazione di un obbligo ad un ente collettivo e le sue implicazioni sul piano della responsabilità penale
e. L'imputazione della norma penale in situazioni analoghe di scissione « istituzionale » tra potere di agire e responsabilità extrapenale
4. Il problema della delegabilità di adempimenti penalmente sanzionati: le soluzioni dottrinarie e giurisprudenziali
a. Premessa introduttiva
b. La tesi dell'« adempimento mediante proposizione » e del « datore di lavoro di fatto »
e. Critica
5. La responsabilità del datore di lavoro e del delegato per la violazione degli obblighi penalmente sanzionati
a. Premessa
b. Delega di mansioni ed obblighi di fare penalmente sanzionati, di cui sia per legge titolare anche l'ausiliario
e. Delega di mansioni e valutazione della colpa del datore di lavoro nelle fattispecie omissive
d. La responsabilità del delegato a titolo di concorso nel fatto omissivo del datore di lavoro. Il concorso nelle contravvenzioni
e. Delega di mansioni e fattispecie commissive
f. Conclusione
6. I soggetti delle norme penalmente sanzionate in materia di prevenzione degli infortuni
a. Tipologia dei soggetti nel diritto della prevenzione degli infortuni e ripartizione di responsabilità: osservazioni generali
b. La responsabilità del datore di lavoro e del dirigente per la violazione delle norme antiinfortunistiche
e. La responsabilità del preposto e del dirigente e/O del datore di lavoro
d. La responsabilità dei costruttori, dei commercianti e dei noleggiatori
7. I soggetti delle violazioni amministrative
3. Legge comune e legge speciale nel diritto penale del lavoro
1. Introduzione: i rapporti tra codice penale e leggi penali speciali sul lavoro e sulla previdenza sociale
2. La funzione derogatoria delle disposizioni delle leggi penali sul lavoro in materia di oblazione volontaria nelle contravvenzioni
3. Identità di materia e concorso di norme nel diritto penale del lavoro e della previdenza sociale rispetto a disposizioni incriminatrici del codice penale: il quadro normativo
4. Le clausole di riserva in disposizioni incriminatrici di leggi penali speciali sul lavoro e sulla previdenza sociale
a. Introduzione: la funzione delle clausole di riserva
b. Le clausole di riserva relativamente indeterminate nel diritto penale del lavoro
e. Le clausole di riserva del tipo: « indipendentemente dalle » o « senza pregiudizio per le maggiori sanzioni... »
d. Le clausole di riserva nelle contravvenzioni depenalizzate
5. li conflitto di norme in assenza di clausole di riserva. Identità di soluzioni
6. Tutela penale comune e tutela penale speciale nella prevenzione degli infortuni
a. Il quadro normativo della tutela penale della sicurezza del lavoro: aspetti problematici
b. I rapporti tra la fattispecie dell'art. 437 e quella dell'art. 451 c.p.: la tesi dell'eterogeneità delle cautele prescritte dalle due disposizioni. Critica
e. (segue) La tesi dell'identità delle cautele antiinfortunistiche previste dagli artt. 437 e 451 c.p. Critica
d. (segue) La struttura del rapporto tra l'art. 437 e l'art. 451 sotto il profilo della specialità
e. Il rapporto tra gli artt. 437 e 451 c.p. e le norme incriminatrici delle leggi speciali come rapporto di specialità unilaterale. Critica
f. La soluzione giurisprudenziale in favore del concorso formale di reati. Critica
g. La tesi della parziale eterogeneità dei delitti previsti dagli artt. 437 e 451 c.p. rispetto alle contravvenzioni delle leggi speciali. Critica
h. Il rapporto tra le disposizioni incriminatrici del codice penale e le contravvenzioni previste dalle leggi speciali sotto il profilo della « specialità reciproca ». Conseguenze applicative
i. (segue) In particolare: i rapporti tra l'art. 451 c.p. e le disposizioni incriminatrici delle leggi speciali
4. Meccanismi sanzionatori e struttura degli illeciti
1. L'estensione della sfera del penalmente rilevante nel diritto del lavoro e la depenalizzazione in materia previdenziale
a. Rilievi di carattere generale
b. Le ragioni storiche dell'estensione della tutela penale nel diritto del lavoro
e. La depenalizzazione in materia previdenziale
2. Il quadro normativo delle sanzioni principali
a. Premessa
b. 'Le pene pecuniarie proporzionali nel diritto penale del lavoro
e. L'alternanza di pene proporzionali e di pene fisse
d. I parametri della pena proporzionale
3. Tecniche di previsione della sanzione e struttura degli illeciti. La tesi pluralistica
a. La tesi della pluralità di illeciti in rapporto a ciascun lavoratore cui la violazione si riferisce. Generalità
b. Le conseguenze applicative della tesi della pluralità di illeciti
e. La tesi della pluralità di illeciti come deroga al regime del concorso formale di reati e del reato continuato
d. Critica alla tesi della pluralità di illeciti
4. La tesi parzialmente unitaria. Critica
5. L'eclettismo della giurisprudenza
a. Le soluzioni accolte dalla giurisprudenza
b. Critica
6. La figura del reato abituale e del reato permanente nelle disposizioni penali delle leggi sul lavoro
a. Premessa. Assunzioni irregolari, illegittima utilizzazione di determinate categorie di lavoratori, norme a tutela dell'orario di lavoro e reato abituale
b. La figura del reato permanente
7. L'inquadramento dogmatico delle omissioni contributive
a. Introduzione. La soluzione penalistica in favore della permanenza e la sua inammissibilità rispetto alle violazioni amministrative
b. La prospettiva della violazione amministrativa abituale
8. Valutazione critica del sistema sanzionatorio nel diritto penale del lavoro e della previdenza sociale
a. Il carattere non assoluto delle conclusioni raggiunte
b. Considerazioni sul ricorso alla pena proporzionale: gli elementi positivi -
e. (segue) Riserve e condizioni
d. Le prospettive di una perequazione nel trattamento sanzionatorio
e. Sistema sanzionatorio e indefettibilità della pena
9. Il quadro delle sanzioni extrapenali
5. Le prospettive di riforma
1. Premessa
2. La depenalizzazione in materia di lavoro
3. La riformulazione delle fattispecie incriminatrici
4. La riforma dell'apparato sanzionatorio
a. Il ruolo della pena detentiva
b. Il ruolo della pena pecuniaria
e. Le misure incidenti sul processo produttivo. Limiti e condizioni
d. La sospensione condizionale e la dilatazione degli obblighi civili nascenti da reato


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