Il Chiapas, Mururoa, il delta del Niger, Parigi. La riproduzione umana, come questione e come ribellione, oggi sta su quelle montagne, su quel mare, su quel fiume come nelle nostre città. In quelle lotte, balzate di recente in sequenza serrata sullo scenario mondiale, stanno racchiusi e simboleggiati i grandi problemi che deve affrontare un dibattito attorno alla riproduzione e perciò sullo sviluppo: il rapporto fra economia monetaria e non, tra nuova economia globale ed economia di sussistenza, tra lavoro formale ed informale, tra lavoro pagato e non pagato, tra individualità e comunità, tra "civiltà occidentale" ed altre civiltà. In sintesi, tra obbligo all'assunzione dell'ineluttabilità dei prossimi "più alti" livelli di sviluppo e diritto ad elaborare autonomamente il proprio futuro, affermando anzitutto il diritto a conservare e difendere sul piano ambientale, sociale ed economico realtà che non vi è ragione, se non quella del profitto altrui, di lasciar fagocitare dall'ennesinio "balzo" tecnologico...

Crisi del debito e politiche di aggiustamento rappresentano il quadro entro cui ci si interroga riguardo al rapporto fra trasformazioni indotte dallo sviluppo capitalistico e istanze espresse dai movimenti emersi sullo scenario mondiale. Con particolare attenzione a quei movimenti delle donne, ecologisti e dei popoli indigeni che tendono a uno sviluppo diverso anzitutto perché non fondato sulla ragione capitalistica.

La voce delle donne viene registrata nelle problematiche sempre più drammatiche attorno alle condizioni in cui si produce e si sviluppa la vita. In questo senso, se vi è un protagonista in questo libro, è certamente il lavoro di riproduzione, un iceberg emergente nel suo portato di lotte, di rifiuto in quanto lavoro gratuito, di asse attorno a cui sale trasversalmente, in aree distanti fra loro, la pretesa di nuove condizioni di esistenza. Lavoro di riproduzione nel suo portato di grande questione, specchio del tipo di sviluppo, che da più di vent'anni ha focalizzato un largo dibattito e confronto analitico in diversi paesi...

Se la condizione della donna costituisce l'indice significativo riguardo al grado di civiltà di una società, le condizioni del lavoro di riproduzione costituiscono l'indice significativo dell'umanità dello sviluppo.