La "Bassa Voldelsa" (identificativo dell'Associazione fra i comuni delle aree geografiche del medio Valdarno empolese e della bassa vai d'Elsa) costituisce un caso emblematico di quella «campagna urbanizzata» toscana in cui già negli anni Cinquanta e Sessanta lo sviluppo industriale fu intenso e assunse la natura frammentata-integrata della proliferazione di piccole e medie Imprese.

Quanto ciò fu dovuto a un retaggio storico specifico? Perché un ulteriore «boom» negli anni Settanta? E perché una profonda crisi nel decennio attuale?

L'Autore si impegna nell'esame non solo dei tipici aspetti del modello economico-produttivo, ma anche del caratteri essenziali di quello socio-culturale e urbanistico-territoriale che vi corrispondono, senza trascurare il richiamo alle condizioni evolutive del quadro esterno via via interagenti.

Sono pure frequenti I tentativi di ricavare, dal «reperti» analitici, ipotesi interpretative che, evidentemente, puntano a valicare (il giudizio sull'esito è ovviamente al lettore) I limiti della ,,descrizione» verso la «spiegazione» del fenomeni.

Alfiero Falorni è nato 42 anni fa a Castelfiorentino, dove tutt'ora vive. Dal 1969 lavora alI'IRPET e, nel periodo 1972-75, è stato fra I principali collaboratori di G. Becattini nel "costruire" l'interpretazione dello sviluppo toscano nella quale risalta la fenomenologia della <