I nostri bambini domani.

Marie Rose Moro

I nostri bambini domani.

Per una società multiculturale

Il volume ci racconta dei bambini delle famiglie migranti, della loro poesia, delle loro immagini, dei loro dubbi, delle loro difficoltà, rigidità e tentativi per cambiare e adattarsi. Perché i bambini, “fonte di vita e di conoscenza per tutti noi”, sono chiamati a “crescere e costruire se stessi in un mondo in movimento”, confrontandosi con la diversità delle lingue e la pluralità delle culture.

Edizione a stampa

25,50

Pagine: 176

ISBN: 9788856831146

Edizione: 1a edizione 2011

Codice editore: 1144.43

Disponibilità: Nulla

Pagine: 176

ISBN: 9788856843385

Edizione:1a edizione 2011

Codice editore: 1144.43

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Vorrei parlarvi di loro, delle famiglie migranti e dei loro bambini, farvi conoscere la loro poesia, le loro immagini, i loro dubbi, ma anche le loro difficoltà, le loro rigidità e i loro tentativi per cambiare e adattarsi. Vorrei parlarvi di loro, perché sono una fonte di vita e di conoscenza per tutti noi. Domani, più ancora di oggi, tutti i bambini, tutti i nostri bambini dovranno crescere e costruire se stessi in un mondo in movimento. Tutti dovranno confrontarsi con la diversità delle lingue e la pluralità delle culture. Tutti i bambini saranno nomadi e meticci.
Marie Rose Moro

Marie Rose Moro è psichiatra dell'infanzia e dell'adolescenza, psicoanalista e professore all'università Paris-Descartes. Dirige la Casa degli adolescenti all'Ospedale Cochin - Maison de Solenn, Parigi - e all'Ospedale Avicenne, Bobigny. Ha pubblicato numerosi libri, fra i quali, tradotti in Italia da FrancoAngeli: Bambini di qui venuti da altrove. Saggio di transcultura (2005) e Manuale di psichiatria transculturale. Dalla clinica alla società (2009).



Marilisa Martelli, Prefazione
Introduzione. Il tempo ci insegna ad avere convinzioni
(Racconti intimi, viaggi lontani; Passare dall'uno al molteplice; Sotto più di un cielo; Moving stories)
La famiglia del desiderio: inventare altrove
(Come si costruiscono le famiglie: desideri, conflitti, dubbi e slancio vitale. Abdalah e la divina speranza; Partire piuttosto che viaggiare; La ricerca del meglio e la sete di libertà; Le ferite della migrazione; L'accoglienza in Europa; In nome delle donne di Kabul)
Essere cullati e portati dalla lingua della propria madre
(Per crescere occorre sentirsi protetti dalla lingua materna. Solange, la donna che non sapeva più cantare ninne-nanne; Come trovare la calma quando si è soli e lontani dalla propria madre. Ama, una madre che non si sente sostenuta; Come difendere i propri bambini. Otto donne e altrettante madri; Partire per permettere ai propri cari di vivere. L'inconsolabile Consuelo; Una culla piena di cultura e fantasmi; Qui, neonati osservati da vicino e a cui si parla come agli adulti; Là, neonati osservati da vicino e a cui si parla come agli adulti; Là, neonati portati. Al riparo dagli sguardi; Neonati al burro, neonati all'olio, neonati al curry o al peperoncino; Neonati duri, neonati molli; Andare al di là delle apparenze e di quello che si può vedere; Che cosa accade in situazione di esilio, di viaggio, di meticciato?; Il dubbio e la mancanza; Bambini di coppie miste e di famiglie spatriate; La voce nuda dell'infanzia)
Far nascere nei bambini il desiderio di investire il mondo e le sue lingue
(Come nasce il gusto per le parole nei bambini, in tutti i bambini. Un giorno Hado perse l'appetito; Perché parlare è talvolta doloroso. Uma, la dolce ragazza dalle labbra serrate; Il dolore dell'insuccesso; La clinica ha una storia e una geografia. Parlare e scherzare in assoluta parità; Quando i genitori vi lasciano in un mondo ostile. Parvati, un'odissea piena di ostacoli; Quando la scuola francese delude; Il tempo non fa passare nulla; Imparare a sostenere la pluralità piuttosto che nasconderla; La diversità culturale e linguistica: un valore da coltivare; In che modo i bambini conquistano il gusto per le lingue e il sapere; Immaginario poetico e politico della diversità; Una lingua è anche un albero della vita; La modernità dei bambini che parlano diverse lingue; La scuola come luogo di incontri meticci: un sogno?; Quando il francese è la seconda lingua; Dire, immaginare e sognare in due lingue; L'illusione dell'uguaglianza; "Dimmi quante lingue parli..."; "Insegnami la lingua di mia madre..."; Valutare i bambini in tutte le loro competenze; L'effetto benefico del bilinguismo sulla riuscita scolastica; Alle origini della vulnerabilità; Incontrare il mondo a piccole dosi; Competenza, resilienza e creatività)
Gli adolescenti in una società multiculturale
(Arturo, un adolescente che cercava le parole per dire; Maryam, adolescente utopista e velata; La seconda generazione: un'invenzione utile?; Sono le parole, più dei luoghi, a condurci; Gli adolescenti: la necessità di negoziare fra sé e l'altro; "A chi assomiglio?"; La necessaria conflittualità fra l'"io" e il "noi"; Non obbligare gli adolescenti a vivere al margine per mancanza di una storia comune; La poligamia, un'ipotesi sbagliata sulla violenza dei giovani; Piuttosto dello spauracchio del burqa, le parole...; Il difficile mestiere di adolescente)
Comprendere, accogliere, curare. Prospettive per una società meticcia
(Unità e diversità; Curare in altro modo: Avicenne l'andalusa; Il viaggio delle lingue; Anche il terapeuta è un essere culturale; Essere efficaci; Quando proporre un approccio transculturale?; Come aiutare i genitori e i loro bambini?; Sperimentare la differenza: Bobigny e il mondo; Cochin: una casa aperta nel cuore di Parigi; Lilia, un'adolescente che non riesce a capire cosa le sta succedendo; Perché il momento giusto è adesso)
Epilogo. Elogio del viaggio e della mescolanza
Alfredo Ancora, Postfazione
Bibliografia

Contributi: Marilisa Martelli

Collana: Politiche Migratorie

Argomenti: Sociologia delle migrazioni e dello sviluppo

Livello: Testi per insegnanti, operatori sociali e sanitari

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